(6.10.09) IL NUOVO SPONSOR: TECH SERVICE S.r.l. - Abbiamo l'onore di ospitare sul nostro sito la Tech Service S.r.l. A partire da ora il logo animato di questa affermata azienda, che opera nel settore dell'isolamento termo-acustico delle strutture abitative, sarà visibile a destra sulla nostra pagina principale e, cliccando su di esso, si potrà accedere al suo sito ufficiale ed acquisire in dettaglio tutte le informazioni che si desiderano.
La Tech Service S.r.l. è un'azienda che nasce dalla pluriennale esperienza di cantiere del suo fondatore galatrese, il Geom. Gaudioso Lamanna, e che si avvale ora dell'apporto delle idee innovative del figlio Sergio.
La sede dell'azienda è a Marciano della Chiana (Arezzo), in via Cassia, Zona industriale Cesa, C.a.p. 52047, tel. 0575.842562.
La Tech Service risponde all'esigenza di unire le nuove tecnologie dell’edilizia alla chimica dei nuovi materiali.
Nella società attuale la sensibilità verso i problemi dell'isolamento termico e dell'inquinamento acustico è sempre crescente. L'attenzione a queste problematiche ha portato la Tech Service a specializzarsi nell’ideazione, produzione e commercializzazione di materiali speciali per l’edilizia destinati al miglioramento del comfort abitativo grazie all’isolamento termo-acustico e al conseguente risparmio energetico.
I vantaggi che ne derivano sono indiscutibili: dall'eliminazione dell'umidità, alla maggiore traspirabilità; dalla netta riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento ed il condizionamento, al conseguente incremento del valore dell'immobile legato alla migliore classificazione energetica.
La Tech Service si occupa di migliorare la qualità della vita in ogni tipo di ambiente abitativo, dunque il motto Tech Service è: "qualità nell'edilizia".
L'azienda, guidata in maniera sempre impeccabile dal Geom. Lamanna, ha dimostrato negli anni di essere in grado di acquisire sempre nuove fette di mercato, grazie soprattutto ad una condotta improntata al costante aggiornamento ed al fermo perseguimento della qualità nelle realizzazioni.
Un altro avviso dall'Oratorio Parrocchiale: Domenica 18 Ottobre, nella Santa Messa delle ore 9.45, inaugurazione del nuovo anno di Oratorio. Dopo la Santa Messa benedizione dell'Oratorio, restaurato da poco. Tutta la comunità parrocchiale è invitata a partecipare accompagnando il cammino dei nostri ragazzi e giovani.
(25.10.09) LE RISULTANZE DEL CONVEGNO: GALATRO NON E' INQUINATA - S’è svolto presso l’androne delle scuole elementari il convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale, dal titolo "Inquinamento tra dubbi e verità", per fare il punto sulla situazione dell’inquinamento del territorio di Galatro in seguito alle voci, riprese a circolare con forza quest’estate, di rifiuti tossici che sarebbero stati interrati all’epoca della costruzione della diga sul Metramo.
Lo scopo del convegno era, in primo luogo, la pubblicazione dei risultati delle analisi delle acque e della radioattività dell’aria eseguite dai laboratori dell’ASL e dell’ARPACAL, l’agenzia regionale per la salvaguardia dell’ambiente.
Il quadro che ne è emerso, pur se interlocutorio necessitando di ulteriori approfondimenti, consente di tirare un sospiro di sollievo. Gli agenti inquinanti presenti nelle nostre acque e la radioattività rilevabile nell’atmosfera non superano i livelli definiti dai parametri, in uso nella comunità scientifica, oltre i quali scatta l’allarme. I campioni analizzati delle acque sono stati prelevati nel centro abitato e in alcuni punti strategici della rete quali il serbatoio di contrada Gatta e la fontana di “donna ‘Ntonetta”; anche per l’analisi dell’aria sono stati scelti dei punti strategici quali i ripetitori Tim e Vodafone, ubicati sulla collinetta di Pescano e il ripetitore Mediaset in località Gatta.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del sindaco Carmelo Panetta, con i saluti, i ringraziamenti ai convenuti e il ribadimento della volontà dell’Amministrazione di fare chiarezza per non compromettere l’immagine di Galatro, ha preso la parola l’assessore regionale all’ambiente Silvio Greco. Greco ha inquadrato le preoccupazioni per il territorio di Galatro nel contesto di una situazione generale della Regione a dir poco drammatica. La Calabria è stata ridotta ad una discarica, con gravi rischi per la salute di tutti, dall’irresponsabilità dei governi e della classe politica, non solo, ma dall’incuria del bene pubblico da parte dei suoi cittadini, che dovrebbero recuperare il senso dell’interesse collettivo.
Greco ha poi polemizzato col governo nazionale, che si è di fatto defilato e non fa quanto di sua competenza per il recupero dei relitti affondati con il loro carico di rifiuti presumibilmente tossici. Se non si interviene subito, ha aggiunto l’assessore, per la Calabria sarà un disastro economico di proporzioni gigantesche, con le prospettive degli operatori turistici e della pesca completamente rovinate.
Tra gli interventi che hanno fatto seguito a quello di Greco – costretto a lasciare anzitempo il convegno per altri impegni - c’è stato quello dell’ingegnere Giuseppe Buggè, attuale responsabile tecnico della diga e all’epoca della costruzione direttore dei lavori. Buggè ha escluso categoricamente che nel manufatto della diga possano essere stati seppelliti rifiuti. E’ impossibile che ciò possa essere avvenuto per via dello spessore delle pareti. Si tratta solo di panzane, leggende metropolitane che i molti operai galatresi che hanno lavorato alla diga possono senz’altro smentire. Buggè ha anche smentito che abbia eseguito lavori su incarico del consorzio di bonifica la società Georadar dell’ingegner Comerio, trafficante internazionale di rifiuti evocato durante l’intervento del sostituto procuratore Neri intervenuto la settimana scorsa al convegno sullo stesso tema organizzato dal circolo di Galatro del PD.
Altri interessanti spunti hanno offerto gli interventi del direttore generale dell’ARPACAL, prof. Vincenzo Mollace e del Commissario dei consorzi di Bonifica architetto Renato Carullo, che si sono soffermati il primo sui metodi di rilevazione e di misura degli agenti tossici e sul ruolo della agenzia da lui diretta, il secondo sulla funzione che dovrà svolgere la diga nell’economia della Piana.
Gli interventi del pubblico presente non sempre sono stati pertinenti, contenendo spesso non domande mirate ai relatori ma personali divagazioni o estemporanee esternazioni. Sicuramente è il caso di ripristinare la formula degli incontri dell’UDC, con le domande scritte e poste in forma anonima. Per non correre il rischio di non sapere, alla fine, di cosa si sta parlando.