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15.2.03 - Un Compact Disc per Clarinetto e Piano

12.3.03 - Un libro del prefetto di Roma

13.4.03 - 'A ffruntata

2.5.03 - Dall'Argentina un poemetto su Galatro

9.7.03 - Il mio Diploma
di Nicola Sergio

1.8.03 - 30° anniversario di Don Rocco Distilo

9.8.03 - Presentati i volumi di Francesco Distilo

25.8.03 - Una mostra alle Terme

30.10.03 - Nicola Sergio e il suo quartetto a Perugia

24.12.03 - Giuseppe Trimboli e i suoi presepi





La copertina del CD 'Clarinetto e Piano' realizzato da Zangari e Distilo' (15.2.03) UN COMPACT DISC PER CLARINETTO E PIANO - I musicisti Giuseppe Zangari (clarinetto) e Massimo Distilo (pianoforte) - quest'ultimo nostro concittadino e collaboratore di questo sito - hanno realizzato un CD dal titolo "Clarinetto e Piano" che contiene musiche per clarinetto e pianoforte di Weber, Debussy, Martinù, Pierné, Jeanjean, Orsomando e Bruniau.
La registrazione è stata effettuata dal vivo in occasione della lezione-concerto tenuta qualche tempo fa all'Università della Calabria per il corso di Laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo. Il duo svolge da tempo intensa attività concertistica.
Il CD - costo 15 euro - può essere acquistato in zona presso i negozi: "Pianofortissimo" di Taurianova, "Paradise Sound" di Melicucco, "Big Ben" di Reggio Calabria, "Jam Session" di Vibo Valentia. A Roma è reperibile presso il negozio musicale "L'Allegretto" in via Oslavia 44. Può inoltre essere richiesto via e-mail al nostro sito.

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La copertina del libro di Emilio Delmese (12.3.03) UN LIBRO DEL PREFETTO DI ROMA - L'infanzia in Calabria, le donne e le città nei racconti del prefetto Del Mese. Ricordi, donne, esistenze. È il piccolo universo custodito nella "Scatola del tempo", libro di racconti di Emilio Del Mese, prefetto di Roma, calabrese di Vibo Valentia. Luoghi della memoria - la Calabria in particolare - dove tutto ha odore di cose buone e familiari, racconti dove i ricordi fanno affiorare sensazioni e immagini poetiche. Un libro carico di nostalgia per un mondo che non c'è più, quello dell'infanzia. Ma oltre alla Calabria ci sono i vicoli di Napoli e le piazze di Roma, la vita contadina con i suoi rituali e la scoperta della cìttà negli anni in cui l'ltalia cambiava volto. «La scatola del tempo», edito da Marco Tropea, viene presentato mercoledi 12 marzo ore 18.00 a Roma, Piazza dell'Enciclopedia Italiana, Sala Igea dell'Istituto dell'Enciclopedia Treccani. Relazioni di Giuseppe De Rita e Achille Tartaro. Introduce Tullio Gregory mentre Lucio Mariani legge alcuni brani del libro.

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La statua della Vergina Addolorata sita nella Chiesa Matrice di S. Nicola in Galatro (13.4.03) 'A FFRUNTATA - La statua della Vergine Addolorata che si trova nella Chiesa Matrice di San Nicola in Galatro, è stata ideata e realizzata molti anni fa da mastro Raffaele Piccolo e dal fratello mastro Peppe, entrambi artisti del legno, poi emigrati in Argentina.
Con questa statua i due costruttori ogni anno, a Pasqua, organizzavano 'a ffruntata che consisteva nell'incontro della Madonna Addolorata col figlio Gesù Risorto. Questa cerimonia religiosa si svolgeva giorno di Pasqua, a mezzogiorno preciso, davanti alla Chiesa di San Nicola e mastro Raffaele e mastro Peppe Piccolo organizzavano il tutto in modo preciso tanto che al momento dell'incontro della Madonna con Gesù Risorto, tramite un preciso gioco di fili, facevano sì che la Madonna apparisse vestita di rosso e non di nero. La statua dell'Addolorata è tuttora conservata nella Chiesa di San Nicola e ogni anno viene vestita e portata in processione, anche se 'a ffruntata non si svolge più.


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(2.5.03) DALL'ARGENTINA UN POEMETTO SU GALATRO - Cari amici di Galatro Terme News, il nove di maggio farà sette anni dalla morte di mio padre, Salvatore Ambesi. Pochi giorni prima di morire mi aveva fatto leggere questo poema che egli stesso aveva scritto anni prima. Fu giusto un primo di maggio come oggi, e oggi voglio condividerlo con voi. Il poema fu scritto in dialetto galatrese e cosi ve lo mando. Spero vi sia piacevole e rendo un omaggio al suo ricordo.
Susana Ambesi - Buenos Aires, Argentina
1° Maggio 2003


A GALATRO

Li conzatùri
venìru di luntanu
mu fannu nu pajìsi
ammenzu a Mètramu e Fermànu.

Fìciaru casi,
fìciaru capanni,
li porti chi trasènu
li chiudènu cu li canni.

Nci mìsaru lu nomi
ch'eni n'allegria,
l'annomàru Gàlatru
ca a tutti nci piacìa.

La genti chi venìru,
tutti meravigghiati,
fatigavanu senza riposu
tutti l'annati.

Era bellu grandi
quandu succedìu,
calàu la jiumàra
e tuttu nci levàu.

Nci levàu casi,
strati cu li ponti,
nenti nci dassàu
a li povari genti.

Doppu di sei anni,
quandu tuttu era quetu,
vinni a nu corpu
nu grandi terramotu.
  Jettàu li casi,
la chesia, lu cummentu,
nu fracèllu grandi
tuttu a nu momentu.

La genti fujìa
gridandu pe li strati,
jenu tutti ciangendu
a li povari mpittàti.

Doppu di tant'anni,
tuttu jiurijava,
chijiu chi passàu
nùjiu nci ricordava.

Nc'era nu famusu,
nùjiu lu sapìa,
di Galatru poeta
don Gianni Conia.

Tuttu lu pajìsi
di scritti era chinu,
di tanti verzetti
chi scrissi don Martinu.

Mi ricordu di nu vecchiu,
ogni vota chi passava,
si la porta era chiusa,
ìjiu puru salutava.

Mastru Cicciu Gallu,
accossì nci chiamava,
raghava li pedi
quandu caminava.
  La Ze' Cata di la ndara,
cu na barva novetta,
jia gridandu pe li strati
cu na vuci di trumbetta:

"Astutàti astutàti
chissu focarejiu,
ca nci abrùscia 'u cucutrillu,
sutta a lu catòjiu".

Nu catòjiu orbu,
cu lu catarrattu chiusu,
nùjiu jia mai
ca fetìa di rugnùsu.

Don Affronsu Dominìci,
sempri senza affanni,
cu na tranquillità
campàu cchiù di centánni.

Chistu eni Gàlatru,
undi nui nescìmmu,
sempri fudi bellu,
puru doppu ndi jimmu.

Salvatore Ambesi
Buenos Aires 17.5.1990


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(9.7.03) IL MIO DIPLOMA (di Nicola Sergio) - Cari amici della Redazione, non ho parole per esprimere la gioia che ho provato nel leggere, tra le notizie riportate sul sito, quella riguardante il mio Diploma in Pianoforte.
Credo doveroso, quindi, ringraziarvi per aver ritenuto opportuno dare risalto al raggiungimento di questo mio traguardo.
Una menzione speciale va, poi, al Maestro
Massimo Distilo, il quale mi ha dato ciò che, a mio parere, è indispensabile per compiere fino in fondo gli studi accademici: la passione! A lui devo molto perché mi ha spinto ad intraprendere questo percorso che per me ha sempre avuto una valenza che va oltre l'aspetto prettamente professionale.
Al di là delle soddisfazioni finali, infatti, credo che questa esperienza non solo abbia inciso più di ogni altra sulla formazione del mio carattere, insegnandomi a credere in me stesso e a dare il massimo, spingendo con forza verso i miei limiti, ma soprattutto mi ha fornito il mezzo più potente per trasferire a chi mi ascolta le mie emozioni e ed il mio modo di essere, e questo mi rende una persona felice!

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Don Rocco Distilo (1.8.03) 30° ANNIVERSARIO DI DON ROCCO DISTILO - Il pomeriggio del 2 agosto sono ricorsi esattamente trentanni dalla scomparsa improvvisa dell'arciprete Don Rocco Distilo, indimenticato sacerdote della Parrocchia San Nicola di Galatro, nonché poeta, autore di diverse pubblicazioni, cui è anche intitolato l'Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media del nostro paese. In tale occasione e' stato editato a cura dei suoi familiari un opuscolo commemorativo contenente la sua biografia, delle immagini ed alcune liriche inedite in lingua e in vernacolo. Per scaricare l'opuscolo in formato word è sufficiente cliccare QUI. (Se il vostro computer non consente il salvataggio immediato dei file, cliccare sul link col tasto destro del mouse e quindi selezionare "Salva oggetto con nome").
Per ulteriori informazioni sulla figura di Don Rocco Distilo andare nella nostra pagina Ieri e Oggi e spostarsi poi nella sezione I Grandi di Ieri.

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L'assessore Dell'Ammassari, il sindaco Papa e Francesco Distilo (9.8.03) PRESENTATI I VOLUMI DI FRANCESCO DISTILO - Si è svolta, nella sala delle Scuole Elementari, la prevista cerimonia di presentazione ufficiale al pubblico dei due volumi di poesie in vernacolo del prof. Francesco Distilo, editi a cura dell'Amministrazione Comunale, con il patrocinio della Provincia di Reggio Calabria, nello specifico dell'assessore provinciale Santo Gioffrè, intervenuto alla serata. Il composito pubblico (galatresi e appassionati venuti da vari centri del circondario) era numeroso, condiderando il caldo e il periodo pre-ferragostano.
L'introduzione dei lavori è spettata all'assessore alla cultura del Comune di Galatro, Rino Dell'Ammassari, promotore dell'iniziativa, il quale ha sottolineato come la pubblicazione sia maturata da una sua passione per il dialetto calabrese e dall'incontro con l'opera del Distilo che si occupava di personaggi e giochi che hanno riempito la vita popolare di alcuni decenni fa. Da qui è nata l'idea per la pubblicazione delle due opere I jochi 'i ina vota e Personaggi tipici galatresi, realizzata grazie al contributo della Provincia e senza onere finanziario per il Comune.
E' seguito quindi il saluto del sindaco di Galatro Giovanni Papa che ha voluto sottolineare che, anche nel caso ci fosse stato un onere per le casse comunali, la pubblicazione dei volumi avrebbe lo stesso meritato di essere portata a termine.
Il relatore ufficiale dott. Bruno Polimeni E' poi intervenuto l'autore che ha ringraziato in modo particolare l'assessore Dell'Ammassari che, con le sue iniziative, cerca di risvegliare nei galatresi l'attenzione verso la tradizione culturale di Galatro che negli ultimi tempi si era un po' sopita.
La parola è passata quindi al dott. Bruno Polimeni, relatore ufficiale della serata, il quale si è intrattenuto diffusamente sui contenuti specifici dei due volumi, sottolineando come i personaggi popolari descritti nei volumi, così come gli antichi giochi, sono lo specchio di una società calabrese che si è trasformata disperdendo dei valori di cui, grazie anche alle due opere del Distilo, possiamo conservarne la memoria e la positività del significato. A detta di Polimeni, i due libri hanno inoltre un grande valore bibliografico, poichè potranno essere utili in futuro ad altri studiosi che si vorranno occupare di tanti aspetti della società calabrese di una certa epoca della quale, all'interno dei due libri, si trovano stralci di dettagliata descrizione in versi vernacolari.
Il dott. Santo Gioffrè C'è stato quindi l'intervento del dott. Santo Gioffrè che ha voluto parlare delle riflessioni che le due opere alimentano: in particolare sull'evoluzione della società calabrese che vede una continua fuga di intelligenze verso altre regioni. Nell'ultimo periodo circa 180.000 calabresi tra i 18 e i 52 anni si sono allontanati dalla loro terra. Il vicesindaco Angelo Cuppari Un freno a questo può venire dall'offerta di opportunità; e tali opportunità possono arrivare solo se si fa crescere da tutti i punti di vista il dibattito sia culturale che politico.
Conclusivo è stato poi l'intervento, fuori programma, del vicesindaco Angelo Cuppari che ha ricordato come anche lui, da ragazzino, si muoveva in una società diversa, in cui era possibile percorrere le intere vie del paese giocando a surici e gatta, ed in cui esisteva un tipo di socialità del tutto diverso, o forse addirittura assente, oggi. Recuperare certi valori, pur non volendo far rivivere anacronisticamente il passato, è il merito di questi due libri.
La serata si è conclusa con la distribuzione a tutti i presenti di una copia di entrambe le opere e con un rinfresco offerto dall'Amministrazione Comunale.


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(25.8.03) UNA MOSTRA ALLE TERME - Le Terme di Galatro hanno ospitato per la prima volta, dal 25 al 28 agosto, la personale di un artista, Stefania Trungadi. La personale presso le terme non dovrebbe rappresentare un episodio estemporaneo ma rientrare nella politica (intelligente) della diversificazione dell'offerta e del marketing mediante la creazione di eventi, politica che ci auguriamo sia perseguita in futuro in modo convinto e sistematico. Anche perché tra cultura e aziende, tra cultura e marketing non può che esserci sinergia.

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Il pianista Nicola Sergio I componenti del quartetto con un cantante ospite e il proprietario del locale (30.10.03) NICOLA SERGIO E IL SUO QUARTETTO A PERUGIA - Il pianista galatrese Nicola Sergio, recentemente diplomatosi al Conservatorio di Perugia, ha da poco fondato, assieme ad altri musicisti, un quartetto jazz che si chiama 4/Quartet. Tutti i mercoledì sera la band si esibisce nel prestigioso Caffè Morlacchi di Perugia, sito nel centro storico della città, Piazza Morlacchi n. 8. Il successo è stato fulmineo e tutti i mercoledì il locale è letteralmente preso d'assalto dagli entusiasti appassionati di questo genere di musica.
Il sassofonista Pedro Spallati Il quartetto è composto da Pedro Spallati - sax, Igor Spallati - contrabbasso, Alessandro Paternesi - batteria e ovviamente Nicola Sergio - pianoforte. Da parte della nostra redazione i migliori complimenti a tutti i componenti del quartetto per il meritato successo ed un in bocca al lupo per il futuro.

Nelle foto: a sinistra in alto Nicola Sergio; a sinistra in basso il sassofonista Pedro Spallati; a destra il quartetto in una foto di gruppo assieme ad un cantante ospite della serata (primo a sinistra) ed al proprietario del locale (secondo da destra).


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Il presepe della Biblioteca Comunale: particolare della grotta. Giuseppe Trimboli (24.12.03) GIUSEPPE TRIMBOLI E I SUOI PRESEPI - Anche quest’anno Peppino Trimboli ha reso più lieto il nostro Natale regalandoci due manufatti che danno lustro, facendola rifiorire, alla tradizione artistico-artigiana galatrese: il presepe che si può ammirare nell’androne della Biblioteca Comunale e l’altro che, come ogni anno, occupa un angolo del coro alla sinistra dell’altare maggiore, nella chiesa matrice di San Nicola.
Peppino, che ha appreso l’arte dal padre Gaudioso, artefice del presepio nella chiesa di San Nicola e della Montagna negli anni Trenta e Quaranta, si rifà, com’è inevitabile, alla tradizione napoletana, riuscendo a realizzare, come si può vedere dalle foto che pubblichiamo, una sintesi che non tralascia nessuno dei motivi che connotano quella tradizione e offrendo, per di più, soluzioni tecniche che testimoniano un talento a cui non dovrebbero mancare i riconoscimenti.
La grotta del presepe di San Nicola Il presepe nella Chiesa di San Nicola Da apprezzare le soluzioni cromatiche – soprattutto nella chiesa di San Nicola - in un contesto nel quale è la cura dei particolari a propiziare al fruitore la piena immersione nella calda atmosfera del presepio.
Da sottolineare inoltre la particolare inventiva che caratterizza il modo di procedere di Trimboli che, con materiali a volte non particolrmente ricercati, è in grado di realizzare situazioni che colpiscono l'osservatore per la loro gradevolezza e plasticità di linee.
C’è però un neo: il presepio della Biblioteca Comunale, commissionato dall’Amministrazione comunale, dovrebbe essere più pubblicizzato, anche mediante una segnaletica, e reso più fruibile con orari di apertura funzionali.


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