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< lug 10 Cronache - Agosto 2010 set 10 >

6.8.10 - Gli appuntamenti dell'estate 2010

10.8.10 - Credem: tutti al mare

12.8.10 - Credem in ferie: interviene il Sindaco

16.8.10 - Nuovo intervento di Carmelo Panetta sulla Credem in ferie

28.8.10 - Il segreto di Poste S.p.A: la riduzione del servizio





(6.8.10) GLI APPUNTAMENTI DELL'ESTATE 2010 - Ecco il programma abbastanza fitto di manifestazioni del "Vivi Galatro d'estate 2010". Ci scusiamo per il ritardo nella pubblicazione, non dipendente dalla nostra volontà. Fra gli appuntamenti ormai di tradizione consolidata spiccano la Sagra della Melanzana e il Mercatino di Montebello.



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(10.8.10) CREDEM: TUTTI AL MARE - A Galatro, come in tutto il Sud, è davvero difficile che un esercizio commerciale, uno studio professionale, una qualsiasi attività decida sua sponte, di sua volontà, di programmare le ferie in agosto. Le ferie agostane sono, al massimo, imposte dalla chiusura, in questo mese, dei vari referenti – fornitori, clienti, ecc.
La ragione è che in agosto, con il ritorno degli emigrati, i paesi riprendono vita ed è proprio in questo mese che gli affari lievitano, raggiungendo livelli impensabili negli altri mesi dell’anno.
Quest’anno il Credem ha però deciso di andare in controtendenza e di chiudere i battenti della filiale di Galatro dal 9 al 22 agosto, lasciando il paese senza servizi bancari proprio nel mese nel quale è più popolato. Decisione, più che discutibile, inaudita, non conoscendosi precedenti in nessun dove.
Non sappiamo di cosa sia indice né a cosa, eventualmente, preluda. Probabilmente si tratta del preannuncio della chiusura della filiale, sacrificata alle predominanti esigenze di razionalizzazione, che portano a ridurre la dispersione delle attività sul territorio per tagliare i costi di gestione massimizzando i profitti. E’ la logica, perversa, indotta dalla globalizzazione.
Se così fosse lo sapremo a breve. Ma non è certo detto che avremo rimpianti.

Nell'immagine: Credem in periodo balneare.


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(12.8.10) CREDEM IN FERIE: INTERVIENE IL SINDACO - La chiusura "per ferie" della filiale di Galatro della banca Credito Emiliano (più conosciuta come Credem), che ha determinato notevoli disagi sia fra i cittadini residenti che fra coloro i quali sono arrivati in paese per trascorrere un periodo di vacanze nel mese di agosto, chiusura già segnalata dal nostro sito, ha messo in allarme il sindaco Carmelo Panetta che ha deciso di segnalare sia alla Prefettura di Reggio Calabria che alla sede centrale di Reggio Emilia del Credito Emiliano il clamoroso fatto.
Ci auguriamo l'intervento del sindaco possa far cambiare idea ai dirigenti della banca, anche se nel frattempo il periodo balneare dell'istituto bancario, previsto dal 9 al 22 agosto, sta proseguendo tranquillo e magari, finchè sarà presa una decisione in merito, sarà anche trascorso del tutto.
Fino a qualche tempo fa scrivevamo articoli sollecitando la banca a installare anche a Galatro il servizio di Bancomat, presente fra l'altro in altri istituti delle vicine località di Laureana e Maropati ma, visto come vanno le cose, ci sembra ormai del tutto inutile ritoccare questo tasto.

Visualizza la lettera del Sindaco (PDF) 19,7 KB

Nella foto: la filiale di Galatro del Credito Emiliano.

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(16.8.10) NUOVO INTERVENTO DI CARMELO PANETTA SULLA CREDEM IN FERIE - Dopo la precedente lettera inviata alla sede centrale di Reggio Emilia del Credito Emiliano e alla Prefettura di Reggio Calabria nella quale il sindaco Carmelo Panetta lamentava l'improvvisa chiusura estiva della filiale di Galatro della banca Credem che determina disagi nella popolazione residente e in quella arrivata a Galatro per le tradizionali vacanze di agosto, il primo cittadino ha inviato una nuova lettera di segnalazione del disservizio alle sedi di Catanzaro e di Reggio Calabria della Banca d'Italia.
Naturalmente ci auguriamo che ci possano essere dei risultati positivi dopo questa nuova protesta ufficiale. Il sindaco ha anche segnalato l'assenza del bancomat nella filiale di Galatro del Credem.

Visualizza la lettera del Sindaco alla Banca d'Italia (PDF) 49,3 KB

Nella foto: la filiale di Galatro del Credem.

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(28.8.10) IL SEGRETO DI POSTE S.p.A.: LA RIDUZIONE DEL SERVIZIO - Un tempo a Galatro, come in tutti i paesi grandi e piccoli, la posta – parliamo di posta cartacea, non di e-mail - veniva distribuita tutti i giorni, festivi esclusi ovviamente, perché tutti i giorni il sacco della corrispondenza in arrivo veniva prelevato alle 8 e 30 da un fattorino alla Villa Comunale e portato all’ufficio dove il portalettere – il mitico “mastru Carmelu Macrì” - eseguiva con rapida solerzia le operazioni di registrazione e bollo. La posta giungeva con l’autobus proveniente da Reggio Calabria; lo stesso autobus – che altrove veniva chiamato “il postale” proprio perché trasportava la posta -, provenendo da Laureana alle 12 e 30, raccoglieva tutta la posta in partenza per recapitarla a Reggio all’ufficio centrale che, nello stesso pomeriggio, provvedeva a smistarla alle varie destinazioni.
Tutto semplice, tutto lineare. Non si ricordano disservizi se non dovuti ad eventi atmosferici o, circostanza davvero eccezionale, ai fatti di Reggio del 1970.
A sovrintendere a tutto il sistema c’era il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, al cui vertice si trovava quasi sempre “lo zio Remo”, il diccì doroteo Remo Gaspari, che avrà pure riempito l’Italia di portalettere abruzzesi ma le cose sapeva farle funzionare.
Oggi il Ministero delle Poste non esiste più. E’ stato sostituito da POSTE S.P.A , governata con criteri di azienda moderna, che, si sa, impongono l’utilizzo ottimale delle risorse, soprattutto umane.
Il risultato è che la posta non viene distribuita più di due o tre giorni a settimana, con disagi non irrilevanti per tutti gli utenti del servizio. Da qualche settimana, poi, i portalettere non dipendono più dagli uffici locali ma da un coordinamento che per la nostra zona ha sede a Polistena e il cui compito è di farli ruotare nei vari paesi per limitare l’esigenza di assunzioni temporanee.
E’ questo uno dei segreti del successo di POSTE S.p.A., che in pochi anni ha accumulato un attivo astronomico allargandosi in settori contigui – telefonia, vendita di libri, DVD et similia - “a bassa intensità”, che non richiedono cioè significativi investimenti di capitale, tantomeno di quello che Marx chiamava “capitale variabile”, la quota destinata all’acquisto della forza lavoro, sempre più esecrata.
Le Poste hanno dunque capito il segreto della modernità. A danno di tutti noi.

Nella foto: buca postale.


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