Di fronte all’evidenza dei fatti, però, il Primo cittadino del comune limitrofo non si perdeva d’animo e, arrampicandosi sugli specchi, accampava pretesti vari per spiegare come mai il fallimento si fosse prodotto. Ovviamente, era questo il nocciolo, per responsabilità non sue ma, per quanto riguarda la piscina, per cause di vario ordine rilevate – teneva a precisare - dalla Prefettura di Reggio Calabria, cause, va da sé, riconducibili alla precedente amministrazione, alla società affidataria della gestione, alla burocrazia – questa chiave esplicativa universale di ogni fallimento politico - mentre per la Fondazione assicurava che le attività in breve tempo sarebbero ripartite alla grande dal momento che l’Amministrazione, «attraverso il bando periferie, ha già ottenuto un finanziamento di 1.438.000,00 euro e che, di questi, ben 500.000,00 euro sono destinati al completamento della nuova sede dell’ente culturale, mentre altri 400.000,00 euro serviranno per la realizzazione di un parco letterario intitolato sempre allo scrittore maropatese. Inoltre, previa autorizzazione del Ministero, contiamo di utilizzare le economie derivanti dal ribasso d’asta per la ristrutturazione della casa rurale di Pescano da destinare a residenza per scrittori.»
Orbene, né la Fondazione né la piscina sono, ad oggi, ripartite, anche se, ci risulta, per quest’ultima è stato fatto il bando ed espletata la gara, senza procedere però all’aggiudicazione per motivi non ufficializzati ma sulla bocca di tutti. Motivi condensabili nella partecipazione nella società che dovrebbe essere aggiudicataria - peraltro la sola ad aver risposto al bando presentando un’offerta - di congiunti di un amministratore, circostanza che avrebbe finito per ispirare al sindaco e alla giunta un atteggiamento di prudenza che tiene, per il momento, il procedimento amministrativo sulla soglia della conclusione ma non concluso, dunque la piscina in sonno. Mentre il letargo della Fondazione, visto il finanziamento sbandierato già un anno fa, è un mistero avvolto in un enigma.
Ci si chiede: quanto tempo dovrà ancora passare prima che nella vasca semi olimpionica di Maropati si possa riprendere a nuotare? Se questo non avvenisse prima delle prossime elezioni, gli attuali amministratori avrebbero comunque il coraggio di ripresentarsi alle elezioni?