2) Adozione da parte del Consiglio Comunale del Piano Strutturale Comunale, tenendo conto delle risultanze delle iniziative di partecipazione;
3) Conferenza di Pianificazione a cui parteciperanno circa 50 enti (Regione, Provincia, ecc.) che esaminerà il PSC adottato dal Comune ed esprimerà le proprie valutazioni e osservazioni;
4) Definitiva approvazione del PSC da parte del Consiglio Comunale tenendo conto delle risultanze della Conferenza di Pianificazione.
Per tali ragioni, la partecipazione di cittadini, professionisti e categorie produttive alle attività di partecipazione è della massima importanza in quanto rappresenta il luogo in cui l'amministrazione può recepire le istanze provenienti dal basso e può trasferirle nel nuovo
strumento urbanistico.
Si tratta certamente di un importante strumento di comunicazione di cui l'Associazione si può avvalere a partire da questo momento. All'interno del nostro giornale è stato realizzato un bannerino stabile (visibile a destra sulla nostra pagina principale e che riproduciamo anche qui in basso) che linka direttamente sul sito dell'A.D.D.A.
Tra le iniziative di questo mese intraprese dall'associazione, c'è una mostra di pittura di un "artista speciale": il pittore Daniele Chiovaro. La mostra si svolgerà presso le terme di Galatro dal 19 al 26 luglio. Pubblichiamo in basso la locandina con tutti i dettagli dell'evento.
(7.7.14) UN GRAZIE A TUTTI PER AVER VOLUTO FESTEGGIARMI (Pina Dinaro) - Gentile Direttore,
desidero ringraziarLa – e insieme a Lei la Sua Redazione – per aver voluto condividere attraverso un articolo la notizia del mio pensionamento, e in
particolare per le generose espressioni di riconoscimento con cui ha voluto onorare la mia persona, che mi auguro di meritare.
Colgo l’occasione per ringraziare ancora tutti i miei alunni, i genitori, i colleghi, per l’impegno, ricco di affetto e allegria, con cui hanno voluto festeggiarmi e salutarmi, a scuola e anche attraverso i social network.
Un pensiero particolare andrà sempre ai miei carissimi Alunni, tutti quelli che ho incontrato nel corso della mia carriera professionale, e che ricordo insieme e singolarmente, uno per uno, perché sono loro che hanno dato un senso concreto al mio lavoro e da cui ho ricevuto quanto, se non di più, spero, a mia
volta, di aver dato.
La saluto con stima.
Cordialmente,
(10.7.14) RESOCONTO DEL 2° INCONTRO SUL PIANO STRUTTURALE COMUNALE (Michele Scozzarra) - Prosegue l’iter di redazione del Piano Strutturale Comunale caratterizzato da progressivi affinamenti conoscitivi e progettuali, in un percorso caratterizzato da momenti di coinvolgimento e confronto con la popolazione. Nella sala conferenze del Comune di Galatro, Giovedì 3 Luglio, si è svolto il secondo incontro sulla redazione del Piano Strutturale Comunale. Il Sindaco di Galatro, Carmelo Panetta, ha introdotto i lavori sottolineando come: «Per la stesura del Piano Urbanistico territoriale un’idea di sviluppo ce l’abbiamo: vogliamo rendere Galatro più bello perché crediamo che solo questo possa essere il valore aggiunto che consenta oggi di trattenere la gente dall’andare via e, per l’avvenire, possa far ritornare tanti di quelli che se ne sono andati. Per questo stiamo puntando su un piano di programmazione urbanistica, con la speranza di dare un futuro a Galatro. Sono stati invitati i Sindaci dei paesi limitrofi e saranno tanti gli Enti territoriali interessati.»
Ha continuato l’assessore Pasquale Simari esponendo le linee guida che l’Amministrazione intende perseguire con la realizzazione del Piano: «Voglio innanzitutto esporre quali sono state le impostazioni e le valutazioni che, come Amministratori, abbiamo dato ai tecnici per la redazione del Piano.
«L’arch. Castiello, incaricato per la redazione del PSC (purtroppo impossibilitato a partecipare a questo incontro) dice sempre che la Regione Calabria ha fatto una legge urbanistica eccessiva rispetto a quelle che sono le capacità della nostra Regione, perché propone un sistema di servizi e infrastrutture che possono andare bene per altre realtà, per la quale sono state concepite originariamente, ma per la Calabria no. Effettivamente in Calabria sono ben pochi i Comuni che, nonostante la legge del 2004, sono riusciti a portare a compimento il progetto di programmazione dei piani strutturali. Galatro è a buon punto, in quanto l’analisi e la fotografia dell’esistente, che è la parte più complessa dell’attività, è già stata fatta. Lo sviluppo urbanistico del paese, visti i molti vincoli imposti dal territorio e dalla legge, si può sviluppare seguendo due direttrici. La prima, che è fondamentale anche nell’ottica della programmazione del piano, è il recupero e valorizzazione del borgo: questa è la direttrice fondamentale su cui è stata costruita la legge urbanistica e nella quale si concentrerà la priorità per il recupero dell’esistente.
«Siamo partiti dall’analisi di ciò che ci circonda, quelle che sono le nostre risorse; innanzitutto la struttura del paese che ha una sua fisionomia originale e che può, se valorizzato, costituire una grande risorsa di carattere attrattivo. Abbiamo i fiumi, abbiamo le terme, la diga: questi sono gli elementi di potenzialità del nostro paese e noi su questo abbiamo pensato di poter ragionare in termini di potenzialità e di sviluppo. E credo che uno degli elementi qualificanti del progetto che abbiamo elaborato è quello di creare un “parco fluviale” che tocchi la parte del fiume Fermano fino all’incrocio con il fiume Metramo, proprio sotto il ponte dell’Annunziata, non come semplice iniziativa naturalistica, ma inserendo tutte quelle attività collaterali che possano consentire la realizzazione di attività economiche importanti per il nostro paese.
«Queste sono le linee, le idee non sono dei dogmi, quindi possono benissimo essere modificate con il contributo dei cittadini.»
L’architetto Michele Politanò, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Galatro, ha evidenziato gli aspetti tecnici di quanto il Piano prevede: «Entrando nel merito del progetto, da un punto di vista tecnico, ho analizzato la difficoltà incontrata nella struttura del piano per riuscire a trasformare quelli che si presentavano come vincoli e che invece sono stati trasformati in risorse. Il territorio urbanistico del comune di Galatro passa attraverso alcune caratteristiche fondamentali che mirano ad un riequilibrio territoriale, attraverso delle fruizioni che mirano a valorizzare il patrimonio naturale strutturale esistente. Galatro è noto per le peculiarità di carattere urbanistico e morfologico che presenta il suo territorio: la valorizzazione di questo si sviluppa attraverso la rivalutazione dell’esistente che non può cambiare la fisionomia strutturale e naturale del paese.»
Gli interventi dei cittadini che hanno partecipato al dibattito (Aristodemo Alvaro, Gaspare Sapioli, Angelo Cuppari, Mario Lucia, Carmelo Di Matteo, Michele Scozzarra, Nicola Marazzita), hanno soprattutto evidenziato come il Piano deve tenere conto dello spopolamento che si sta verificando a Galatro, e come ormai da anni si dice che tutto lo sviluppo di Galatro deve girare intorno alla Diga ed alle Terme, ma proprio su questi obiettivi, oggi, non si può non riscontrare la desolazione più completa.
Ha concluso i lavori l’architetto Saverio Putortì, dirigente del dipartimento di urbanistica della Regione Calabria, il quale in una lucida analisi che è andata molto al di là del contingente della redazione del Piano urbanistico ha detto: «Un plauso a tutti voi oggi presenti a questo incontro; anche se dite che da 40 anni siete sempre i soliti, ma sempre di meno, sulla scena politica galatrese, che vi trovate a discutere dei problemi di Galatro. E’ vero che la gente è sempre più demotivata, ma è bene sempre continuare a lavorare per quello in cui si crede.
«L’architetto Castiello, che oggi non è presente, non mi trova d’accordo quando dice che la legge urbanistica regionale della Calabria è eccessiva per la nostra Regione. Devo smentire tale affermazione evidenziando, invece, come la legge urbanistica regionale della Calabria è diventata un battistrada a livello Nazionale.
«Ritornando al tema del nostro incontro, devo dire che il Piano del Comune deve essere semplice e indicare due o tre elementi strutturali sui quali sono tutti d’accordo.
«Lo spopolamento di cui avete parlato, non interessa solo Galatro, ma interessa la Calabria, l’Italia e l’intera Europa. La voce principale che oggi si sente in giro è quella di opporsi allo spopolamento: è vero, esiste lo spopolamento dei nostri paesi, soprattutto montani, ma non è determinante per bloccare la vita dei nostri paesi.
«Per ritornare a Galatro come non citare la Diga e le Terme: la diga come elemento di sviluppo strategico, quale bacino per lo sviluppo del territorio. All’interno delle politiche di sviluppo della Piana la diga ha una sua posizione strategica. Le Terme, invece, oggi presentano un evidente problema di gestione, dovrebbero funzionare tutto l’anno e garantire ben altri servizi, ma non possono costituire un volano in termini di identità territoriale per Galatro. L’identità è il legame che fa sì che ciascuno di noi è legato ad un posto. Alcuni anni fa, come Regione avevamo pensato proprio a Galatro per una serie di incontri sul territorio, proprio perché Galatro rappresenta una caratterizzazione ambientale e paesaggistica di tutto rilievo, e anche perché Galatro è uno dei comuni più avanti nell’attuazione dei piani strutturali.
«Il problema dei nostri paesi è culturale, prima ancora che strutturale e normativo: possiamo realizzare il miglior piano strutturale esistente, però intanto che la gente non lo percepisce come proprio non arriviamo da nessuna parte. Per questo, nonostante credo alla validità di questi Piani strutturali, dico: non illudiamoci che la realizzazione di questi piani sia la panacea di tutti i mali esistenti nei nostri paesi.»
Gli spunti per un proficuo dibattito sul Piano Strutturale Comunale nell’incontro sono emersi in quantità, e possono costituire la premessa per il prossimo incontro che, a quanto si è detto, si terrà il prossimo 20 luglio.
Nelle foto: il tavolo dei relatori al convegno e due scorci di Galatro.