(4.9.06) L'INCORONAZIONE DELLA MADONNA - Dopo il lusinghiero successo riscosso dalla rappresentazione teatrale Maria di Nazareth, che ha convogliato sul piazzale della chiesa della Montagna il pubblico delle grandi occasioni, il quale ha seguito con assoluta attenzione ogni fase dello svolgersi dell'interessante trama, sottolineando con applausi convinti tutti i momenti salienti della recitazione (un grande plauso va necessariamente all'intero cast di attori e collaboratori, ed anche un'incitazione a continuare ed incrementare la loro attività), proseguono i festeggiamenti per il 50° anniversario dell'incoronazione di Maria SS. della Montagna.
Nelle prossime sere saranno di scena: la Compagnia Teatrale di Rosarno (4 settembre), i Bambini dell'Oratorio (5 settembre), il cantante Rizzotti-Menotti (6 settembre), il complesso musicale Armonia Mediterranea (7 settembre), i Sugarfree (8 settembre) con a seguire i fuochi d'artificio della ditta Schiavone che chiuderanno i festeggiamenti.
Il programma religioso prevede una fitta serie di celebrazioni liturgiche con la presenza di un notevole numero di sacerdoti della diocesi, tra i quali il Cancelliere Vescovile e Vicario Episcopale per i laici Don Ermenegildo Albanese, ex parroco di Maria SS. della Montagna (6 settembre), e culminerà con la presenza del Vescovo Mons. Bux il 7 settembre in occasione della vera e propria incoronazione della Madonna, e con la processione dell'8 settembre.
Un particolare augurio va al nostro Vicario Parrocchiale Don Giuseppe Ascone che, qualche giorno fa, in occasione della sua celebrazione sul tema "Maria, Madre della Salvezza", ha festeggiato il 2° anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
(18.9.06) COMPLIMENTI AL CAST DI "MARIA DI NAZARETH" (di Antonio Sapienza) - Ho appreso, con soddisfazione, che alcuni giorni fa a Galatro è stata messa in scena con successo la mia opera: Maria di Nazareth. Peccato non averlo saputo prima, altrimenti sarei venuto volentieri a vedere la rappresentazione.
Ad ogni buon conto, vi prego, se non vi reco eccessivo disturbo, di farmi avere del materiale inerente la rappresentazione stessa, per arricchire il mio archivio personale (foto di scena, locandine, depliant, note stampa, ecc.).
Colgo l’occasione - avendo letto nella vostra comunicazione on line che siete un bel gruppo altamente motivato - per proporvi di allestire, magari in futuro, un mio lavoro intitolato "Il Sogno", che credo adatto alle vostre capacità tecniche ed espressive, nonchè agli ideali d’amore, di pace, di giustizia, di libertà e alla Fede che vi accomuna. Se volete, posso mettervi a disposizione il relativo testo.
Nel ringraziarvi, vi invio i migliori auguri di ogni bene e un grosso in bocca al lupo per la vostra attività artistica.
Cordialmente. Antonio Sapienza
Oppido Mamertina-Palmi: 25° di incoronazione della statua di Maria Santissima della Montagna
PROFONDA E FILIALE DEVOZIONE DELLA COMUNITA' DI GALATRO ALLA MADRE CELESTE
La comunità ecclesiale di Galatro, antico centro di fondazione bizantina, in diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, rinnova dopo venticinque anni l'incoronazione della statua di Maria SS. della Montagna.
Il culto verso la Madre di Dio è da sempre radicato nel popolo, ma in Calabria e a Galatro in particolare è reso più
evidente dalla presenza di una chiesa intitolata alla Madonna della Montagna.
Il primo tempio basilicale con il titolo di "S. Maria della Valle", dalle pregevoli forme classicheggianti, fu fatto erigere
dal Vescovo di Mileto Cardinale Andrea III della Valle e canonico della Basilica vaticana, nell'anno 1517. Questa chiesa
grazie all'impulso del suo fondatore, divenne centro di spiritualità e di cultura, inoltre ospitava una folta comunità di
cappellani governata da un rettore, ma dipendenti dal romano "capitolo lateranense". Solo dopo oltre tre secoli, ovvero l'8 settembre 1856 fu elevata a parrocchia dal Vescovo diocesano Mons. Filippo Mincione.
A cementare la devozione del popolo galatrese verso la Madonna, contribuì certamente l'attività della confraternita di Maria SS. della Montagna di antica fondazione, ma che ottenne il Regio assenso l'11 settembre 1858. Scopo di questo sodalizio era principalmente il pio esercizio della preghiera, l'osservanza dei comandamenti di Dio e i precetti imposti dalla Chiesa cattolica.
La statua processionale, che è una vera opera d'arte, è dello scultore Domenico De Lorenzo e risale al 1812. Nel legno, l'artista trasferì i lineamenti espressivi muliebri, la cui bellezza è in perfetta armonia con il bambinello Gesù.
È giusto ricordare che i galatresi emigrati in Argentina, per mantenere saldo il legame con la terra d'origine, nella città di Tablada hanno edificato una chiesa intitolandola a Maria SS.ma della Montagna. Intanto una delegazione è rientrata dal Sud America per assistere alla sacra cerimonia dell'incoronazione.
La statua della Madonna con il Bambino Gesù in braccio fu incoronata la prima volta dal presule Mons. Vincenzo De Chiara il 7 settembre 1956, nella ricorrenza del primo centenario della fondazione della parrocchia e ancora per il 25° lo stesso Vescovo, l'8 settembre 1981, incoronò per la seconda volta la statua della Madre di Dio.
Il simulacro della Madonna della montagna, che per tre giorni è stato esposto alla venerazione dei fedeli nella chiesetta rurale di contrada "Cona" di Tre Valloni e zone limitrofe, ha ripercorso la peregrinatio secondo l'itinerario del 1956.
I festeggiamenti organizzati dal parroco don Cosimo Furfaro hanno avuto inizio la sera di lunedì 28 agosto con l'accensione dei tradizionali falò e il suono delle campane, proseguiti nei giorni successivi con le celebrazioni liturgiche e conferenze tenute da alcuni sacerdoti. Don Giuseppe Ascone ha trattalo il tema Maria, Madre della salvezza; Mons. Silvio Mesiti, vicario episcopale per i presbiteri, ha parlato di Maria, Madre della fede; don Michelangelo Borghese, vicario foraneo ha sviluppato il tema Maria, Madre della Carità; don Pietro Gallo, vicario episcopale per il diaconato: Maria, donna del servizio; don Paolo Martino, direttore dell'ufficio missionario diocesano: Maria Madre dell'unità. In una significativa celebrazione dei novelli sacerdoti don Vincenzo Gioffrè e don Giuseppe Saccà hanno presentato: Maria, Donna del sì. Tema che ha richiamato numerosi giovani di tutti i gruppi laicali, che in questo periodo difficile per l'umanità e di crisi morale iniziano un cammino interiore per ritrovare il senso della vita. Quindi Mons. Giuseppe Demasi, vicario generale della diocesi, ha trattato il tema: Maria. Madre della Chiesa; don Gildo Albanese, cancelliere vescovile, ha approfondito il tema: Maria Madre della Speranza.
Il 7 settembre, al culmine delle manifestazioni mariane, nella solenne concelebrazione eucaristica, Mons. Luciano Bux, Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, alla presenza di una moltitudine di fedeli, ha incoronato il simulacro di Maria SS. della Montagna e il divin Figlio. Il Vescovo oppidense nella sua omelia, ha ricordato come Maria è la donna del presente che ha creduto al progetto salvifico di Dio; che ha fatto in Lei cose grandi, elevandola a corredentrice dell'umanità. La corona perciò l'aveva già ricevuta dallo Spirito Santo quando era stata scelta per essere la madre di Gesù. Maria porta dentro di sé
il mistero di Dio. Ella è la Madre del Signore e della Chiesa che annunzia al popolo la salvezza, tramite la sua azione
mediatrice. Ferdinando Mamone