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6.3.17 - Un galatrese nel team che ha curato le scenografie del recente programma di Gigi Proietti su Rai1

4.4.17 - Erasmus: studenti stranieri al Liceo "Capialbi"

18.5.17 - Nicola Sergio suona alla Sorbona

1.6.17 - Presentato a Pizzo il volume "Lo specchio dell'anima"





(6.3.17) UN GALATRESE NEL TEAM CHE HA CURATO LE SCENOGRAFIE DEL RECENTE PROGRAMMA DI GIGI PROIETTI SU RAI1 - In prima serata RAI la trasposizione televisiva di “Cavalli di Battaglia” - lo spettacolo teatrale di e con Gigi Proietti - ha portato sul grande schermo uno show innovativo che apre le porte alle tecnologie di ultima generazione proposte da AVS Group e OSC Innovation, per una produzione Tre Tredici Trentatre s.r.l.

Per la prima volta, all’interno di un programma televisivo RAI, la scenografia con 750 mq di ledwall offre un’esperienza immersiva che accompagna lo spettacolo e le diverse performance attraverso una grafica avvolgente, grazie all’impiego di riprese realizzate con un drone e una steady cam che attraversano un “sipario robotico”.

La presenza di due robot è tra le novità cha ha reso ancora più interessante il palco del Teatro Verdi di Montecatini Terme. In un susseguirsi d’immagini che accompagnano musica, balli e pièce teatrali, i bracci meccanici si interfacciano in sincrono con il movimento di due schermi LED e si trasformano in un vero e proprio sipario.

Il palcoscenico di “Cavalli di Battaglia” diventa così protagonista assieme ai diversi ospiti che, serata dopo serata, si esibiscono. I due robot impiegati da OSC Innovation utilizzano un nuovo e innovativo applicativo software di gestione che gli permette di interagire e movimentare la scena in veste dinamica per creare un’ambientazione emozionante e coinvolgente.


Clicca sull'immagine per visualizzare una puntata del programma "Cavalli di battaglia"

«Il team di ingegneri di OSC Innovation», spiega il galatrese Saverio Ceravolo - CEO della società romana eccellenza nell’impiego di innovazione tecnologica, realtà immersiva, interattiva e aumentata, partner del leader per la robotica industriale KUKA Robotics - «ha implementato un sistema di gestione dei robot in grado di interfacciare un macchinario industriale complesso, come il manipolatore antropomorfo KUKA, con alcuni avanzati ambienti di sviluppo e applicativi, come Maya, Cinema 4D e Unity 3D. Per questo spettacolo abbiamo fornito, insieme a AVS Group, un service globale di altissimo livello, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie impiegate nelle diverse fasi dello show. Ledwall, video, robot, luci, grafica e messa in onda hanno permesso di dare vita ad uno spettacolo emozionante e innovativo.»

OSC Innovation è una realtà italiana con oltre dieci anni di esperienza nelle tecnologie virtuali, immersive, interattive e aumentate, all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni avanzate(digital app, 3D, VR, AR, video 360°, robotica) che incontrano diversi mondi dall’entertainment all’automazione, dalla formazione e al virtual learning enviroment, dall’automotive al retail, in campo medico-farmaceutico e in ambito culturale, oltre ad offrire un service completo di soluzioni audio-video insieme con il gruppo AVS.

www.oscinnovation.it

www.avsgroup.it


Un momento della sigla del programma con Gigi Proietti

Approfondiamo le tecnologie di ultima generazione proposte alla produzione Tre Tredici Trentatre s.r.l. con alcune domande ad Antonio Depalo - Robotic Department Manager per OSC Innovation.

Un nuovo modo di sperimentare nuove tecnologie e intrattenimento. Siete i primi in Italia, cosa rende unici questi robot?
A rendere unica l’applicazione delle nostre sperimentazioni è l’esperienza che abbiamo nel campo delle nuove tecnologie. La conoscenza che abbiamo acquisito con i robot, infatti, si sposa con l’attitudine all’integrazione con tecnologie all’avanguardia e contenuti multimediali innovativi. In questo caso specifico, ad esempio, a pilotare i robot è fisicamente un media server (il Watchout), non PLC o altri strumenti che da decenni vengono usati nel mondo dell’automazione. Ciò che abbiamo fatto concretamente è stato tirar fuori dall’industria le macchine per metterle al servizio dello spettacolo, e la finalità del nostro lavoro è una collaborazione sempre più stretta fra le macchine e gli uomini nel campo dell’entertainment.

Avete guardato a sistemi utilizzati in altri Paesi?
Esperimenti in tal senso sono stati fatti in America, in Francia e in Korea. A differenza degli altri siamo, però, riusciti a realizzare maggior precisione nei movimenti e utilizziamo superfici di led più ampie con robot di taglia più piccola. Siamo all’avanguardia nell’ottimizzazione del rapporto peso/potenza. A differenza degli altri, che utilizzano dei monitor enormi, noi abbiamo optato per l’uso di ledwall collegati ai bracci meccanici che rende più spettacolare la performance dei nostri robot: la sincronia tra la coreografia e i video, in tal senso, sono una delle particolarità e un valore aggiunto alle prestazioni che siamo riusciti ad ottenere.

Quanto tempo è stato necessario per produrre due macchine che riuscissero ad avere performance da poter utilizzare anche in spettacoli dal vivo?
Siamo operativi da settembre. E poi nei mesi successivi abbiamo testato e fatto continue prove per affinare il nuovo software applicato ai robot.

Per creare una scenografia di questo tipo ci sono varie componenti messe in campo. Quali e come si combinano tra loro?
I ledwall delle scene, i contenuti grafici visibili sia sul ledwall di fondo che sui led manovrati dai robot, ed i movimenti di questi ultimi vengono partorite contemporaneamente. Grazie alla collaborazione con AVS Group, unita alla partnership con realtà come KUKA Robotics, riusciamo a fornire un pacchetto completo nello sviluppo di una scena, a livello di contenuti, implementazione grafica e coreografica. Sono diversi i dispositivi messi in campo, per quanto riguarda l’hardware abbiamo utilizzato ledwall di vari passi e caratteristiche, con l’impiego di un comparto luci Robe, Robot Kuka. L’aspetto della programmazione e dell’impiego di software è più complesso. Le coreografie vengono programmate da un simulatore su animazione Maya e Cinema4D, poi tramite un server che fa da ponte con l’operatore Watchout è possibile richiamare live le coreografie elaborate associandole alle grafiche che vengono proiettate. Rendere la scena sempre più dinamica e coinvolgente, è questo il punto di forza e lo sviluppo dell’intrattenimento.

Quali potrebbero essere gli sviluppi?
I due aspetti fondamentali che saranno sviluppati sono: una collaborazione sempre più stretta con gli umani e interattività. Presto vedremo i robot seguire i movimenti di performer tramite il tracking dei movimenti, o l’integrazione con sistemi di realtà aumentata e virtuale al fine di produrre esperienze immersive… the best is yet to come!

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(4.4.17) ERASMUS: STUDENTI STRANIERI AL LICEO "CAPIALBI" - "Music to Decrease Inequality at School” è il progetto Erasmus Plus che per quasi una settimana vedrà protagonisti studenti stranieri a Vibo Valentia. Ventiquattro studenti provenienti da Grecia, Lituania, Portogallo e Romania e 21 docenti delle rispettive nazioni, cui si aggiungono anche alcuni colleghi turchi. Interagiranno con gli studenti del Liceo statale "Vito Capialbi" anche col supporto dell'interprete Helen Putterill.

L'avvio della permanenza vibonese è stato dato ufficialmente Lunedì 3 Aprile alle ore 16,00 presso l'aula magna del menzionato liceo. Gli studenti saranno accolti con un momento musicale mentre il concerto finale, "Music Unites Europe" si terrà a conclusione della loro visita, venerdì 7 aprile alle ore 9,00. Si tratta di un concerto comune, mediante esecuzioni di brani musicali, ciascuno in rappresentanza del proprio Paese e poi tutti insieme, uniti dal linguaggio universale della musica in un’unica “sinfonia”, mediante l’esecuzione di un brano in lingua italiana.

Il percorso dal titolo “Music to Decrease Inequality at School” che il Liceo "Capialbi", guidato dal dirigente scolastico Antonello Scalamandrè, condivide con i Paesi Partner (Grecia, Lituania, Portogallo, Romania e Turchia), si snoda sul nucleo tematico che considera la musica quale mezzo per superare ogni barriera e per rappresentare un ponte fra le varie culture al di sopra di ogni diversità. «A sostenere la scuola in tale impegno - sostiene il dirigente scolastico – è la consapevolezza di ampliare l’idea dell’Europa considerata come un mondo di uguali opportunità per favorire il processo di integrazione, formare un atteggiamento di tolleranza verso ogni diseguaglianza e sottolineare l’importanza delle conoscenze linguistiche quale mezzo di comunicazione fra i popoli. Coinvolgere i ragazzi direttamente in un approccio multiculturale, quale appunto si verifica con lo sviluppo di un progetto europeo, vuol dire stimolarne efficacemente la motivazione e l’apprendimento, nonché promuovere l’apertura al dialogo e all’amicizia con coetanei di diversa nazionalità.»

Il meeting vibonese i cui lavori si snoccioleranno dal 3 al 7 aprile, punta al confronto e verterà, oltre che sul tema generale del Progetto ("la musica per diminuire le disuguaglianze a scuola") anche su argomenti quali la differenza dei sistemi educativi dei Paesi partecipanti nonché la conoscenza del territorio. «Un’occasione ricca di spunti di riflessione - puntualizza la coordinatrice del progetto, Anna Pia Perri - che pone in essere il nucleo fondante del programma Erasmus Plus quale strumento che introduce e consolida una dimensione europea nelle scuole coinvolte, sviluppando sinergie da attivare fra le diverse culture di cui sono portatrici.»


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(18.5.17) NICOLA SERGIO SUONA ALLA SORBONA - Importante concerto per il pianista jazz galatrese Nicola Sergio, invitato ad esibirsi presso la storica e prestigiosa università della Sorbona a Parigi. L'evento si svolge, nell'ambito del festival Point Bleu Venerdì 19 Maggio, alle ore 19:30, biglietto 15€ (10€ per gli studenti), nell'anfiteatro "Richelieu", che può ospitare fino a 700 persone, e prevede il concerto di piano solo "Migrants", cui parteciperà la voce recitante di Atiq Rahimi scrittore e regista vincitore nel 2008 del premio letterario Goncourt col romanzo Syngué Sabour e, nel 2004, del premio Regard vers l’avenir col film Terre et cendres al Festival di Cannes.

«Essendo io stesso un emigrato del sud Italia, terra di immigrazione, - spiega Nicola - ho sempre sentito il bisogno di dedicare una composizione a questa grande "famiglia" alla quale mi sento appartenere: i migranti del mondo intero. Ma in questo caso sono andato anche oltre, dedicando loro un intero album che ho scritto in un particolare stato d'animo. Per comporre i dieci pezzi, mi sono ispirato a storie personalmente vissute, a documenti scritti, film, giornali, ma soprattutto ad incontri che ho avuto con altri migranti, testimoni privilegiati di storie di una grande ricchezza umana. Ryork, ad esempio, è la storia di un uomo napoletano che vuole emigrare a New York, ma che si imbarca sulla nave sbagliata e si ritrova a Rio de Janeiro! Nonostante l'errore, inizia a vivere ed amare la città. Ho cercato di trasfigurare tutto questo mondo così sofferente e poetico attraverso la mia estetica personale, ponendo sempre l'improvvisazione al centro dei brani.»

Il ricavato del concerto andrà all'Università di Parigi I Panthéon-Sorbonne, per l'accoglienza di studenti rifugiati.

Ecco gli altri più immediati appuntamenti concertistici di Nicola Sergio:

21 MAGGIO, ore 18,00 - NICOLA SERGIO QUARTET - JAZZ POUR LE NÉPAL – New Morning (Paris)
In quartetto con Francesco Bearzatti (sax, clarinetto), Stéphane Kerecki (contrabasso), Joe Quitzke (batteria).
Arrangiamenti di arie d’Opera di Francesco Cilea (album Cilea mon amour, Nau Records 2016)
Biglietti 21€ e 36€

9 GIUGNO, ore 20,45 - DUO con JEAN CHARLES RICHARD (sax) – Le Comptoir (Fontenay-sous-Bois)
Biglietti 14€ e 18€

17 GIUGNO – House Concert, 73 rue Saint Louis en l'ile 75004 M° Pont Marie (l.7) (Paris)
In trio con Clément Thirion (contrabasso) e Patrick Chénais (batteria)
Compositioni di Pat Metheny, Aaron Goldberg, Kenny Wheeler, Radiohead e personali
Biglietti 10€

Nella foto: Nicola Sergio durante il sopralluogo al teatro "Richelieu" presso la Sorbona.


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(1.6.17) PRESENTATO A PIZZO IL VOLUME "LO SPECCHIO DELL'ANIMA" - L’Istituto omnicomprensivo statale Nautico e Aeronautico di Pizzo ha ospitato con la presentazione del volume Lo specchio dell’anima di Maria Curigliano, uno dei momenti culturali più esaltanti della sua attività di tutti i giorni.

Il dirigente scolastico Francesco Vinci, la scuola ed i numerosi ospiti, con in testa il sindaco Gianluca Callipo, con la loro presenza e partecipazione hanno firmato una delle pagine più eccellenti dell’attività che galvanizza il presidio scolastico diretto con grande competenza, passione e capacità.

La raccolta di liriche, per l’Adhoc edizioni, scritta da Maria Curigliano Capomolla, coordinata da Lionella Maria Morano, che del mondo della cultura vibonese è una delle più prestigiose espressioni socio culturali, ha rappresentato un evento di eccellente portata.

Non è stata soltanto la bravura di Maria Curigliano a garantire il successo quanto il contesto del momento in cui è stato vissuto e trasmesso all’attenzione dei tantissimi presenti, e tra questi, soprattutto, giovani e promettenti talenti dell’agone vibonese.

L’autrice, fino a ieri solo insegnante e avvocato prestato al mondo della scuola, da oggi trova posto anche in una delle poltrone più prestigiose del panorama più eclettico della lirica poetica.

Non è stato affatto facile scoprire la più che sensibile virtù culturale dell’affascinante filone della sua poesia che le ha permesso di esprimersi splendidamente e dire quanto sia stato importante e determinante il suo ruolo con la famiglia, la professione ed il suo geniale rapporto di continuità con la società.

Di rado si assiste ad una presentazione così corposa e di intensa attrazione culturale. Vibo Valentia e dintorni trovano talvolta fatica a scoprire le “eccellenze culturali nascoste”.

Ecco perché bisogna dire grazie a chi ha aiutato Maria Curigliano a spendere nella maniera più giusta una sua passione che viene interpretata come un sicuro sostegno ed un considerevole contributo alla Calabria che cambia.

Maria Curigliano e la sua lirica poetica sono state ben tratteggiate da chi si è assunto il non facile compito di individuare la straordinaria vitalità lirica di una donna che ha affrontato con grande capacità questo banco di prova che è stato superato con successo, soprattutto critico, e che costituisce, nel contempo e per un altro verso, un sicuro richiamo per chi possiede doni naturali di questo tipo e che non esprime chissà per quali strani effetti.

Se Mimmo Stirparo, Maria Teresa Panzino e Lionella Maria Morano hanno compiuto il nobile studio di dire abilmente, ma anche con profonda riflessione, cosa rappresenta l’anima di Maria Curigliano per la società odierna vuol dire che Vibo Valentia e dintorni possono dirsi soddisfatti della presenza, sia pure dietro le quinte, di una realtà culturale che aiuta la società a crescere nella consapevolezza che soltanto attraverso l’impegno culturale diventa possibile aspirare al superamento delle difficoltà e dei disagi che frenano ogni tipo di tentativo di miglioramento di vita.

Nella foto: Maria Curigliano Capomolla alla presentazione, a Pizzo, di “Lo specchio dell’anima”.


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