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< gen-feb 15 Sport 2015 mag-giu 15 >
Marzo-Aprile

3.3.15 - Lo Spilinga fa quaterna al Comunale

10.3.15 - Brutta sconfitta azzurra, e continuano i flop della squadra femminile

17.3.15 - Il Galatro beffato nel recupero; buona prova della squadra femminile

23.3.15 - Galatro disintegrato a Stignano; impresa delle donne contro la capolista

31.3.15 - Altre due sconfitte per il Galatro, e le donne restano incapaci di vincere

6.4.15 - Ricordi di un ragazzo portiere

Alfredo Distilo

14.4.15 - Il Galatro perde ancora, mentre continua la "pareggite" delle donne

20.4.15 - Il Galatro tracolla ancora; e le ragazze si fanno battere dalla capolista

24.4.15 - 1967: la trasferta del Galatro a Bovalino nei ricordi di un bambino





(3.3.15) LO SPILINGA FA QUATERNA AL COMUNALE - Arriva la decima sconfitta consecutiva per la squadra di Sapioli. Stavolta è stato lo Spilinga a strapazzare a domicilio gli azzurri con un perentorio 4 a 0. Non si possono fare paragoni con il girone di andata quando, in campo esterno, il Galatro era riuscito a giocare una partita alla pari perdendo appena di misura contro la compagine della 'nduja.
Evidentemente le cose sono cambiate e lo spirito agonistico, così come quello di gruppo, si sono di molto affievoliti con il passare delle giornate. La situazione in classifica è davvero precipitata.
Il prossimo incontro sarà a Mileto, contro una squadra che gli azzurri all'andata hanno travolto con un netto 4 a 0 e che si trova solo di un posto avanti in classifica. Ci auguriamo si possa almeno non perdere, per interrompere così questa lunghissima serie di sconfitte consecutive.


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(10.3.15) BRUTTA SCONFITTA AZZURRA, E CONTINUANO I FLOP DELLA SQUADRA FEMMINILE - Il Galatro ha perso davvero male in quel di Mileto dove i locali si sono imposti con un clamoroso sei a zero. Siamo all'undicesima sconfitta consecutiva e la situazione è davvero buia se anche una squadra come il Mileto, che era solo un posto avanti in classifica rispetto alla squadra azzurra, riesce a vincere con una goleada di tipo tennistico. Mileto che all'andata era stato nettamente battuto dagli azzurri per quattro a zero. Non si capisce come si sia arrivati a questo punto, ad avere quasi sempre una squadra rimaneggiata, priva delle giuste motivazioni e del necessario mordente per affrontare con agonismo gli avversari che, anche se non sono degli extraterrestri, davanti agli azzurri sembrano dei titani.
Mercoledì 11 Marzo, si recupera la partita contro l'ultima in classifica Allarese, fuori casa. Poi, Sabato 14 Marzo, ore 15.00, arriva al Comunale il Cinquefrondi, compagine piuttosto modesta che speriamo non appaia fatta di giganti nel momento in cui affronterà gli azzurri.

Intanto anche le ragazze della squadra femminile di calcio a 5 continuano a collezionare sconfitte: sono state battute a domicilio dalla Polisportiva S. Nicola di Gallina con un secco due a zero e poi fuori casa dalla Polisportiva S. Maria della Candelora con un perentorio tre a zero. Speriamo arrivi, entro la fine del campionato, finalmente la prima vittoria. Purtroppo in questo periodo il calcio galatrese, nel suo complesso, non sembra proprio dare soddisfazioni agli sportivi.





Nelle foto: alcuni momenti della partita di andata della squadra di calcio a 5 femminile del Galatro, in divisa nera, contro la Polisportiva S. Nicola di Gallina, persa per sette a zero.


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(17.3.15) IL GALATRO BEFFATO NEL RECUPERO; BUONA PROVA DELLA SQUADRA FEMMINILE - La sfortuna si accanisce sulla squadra azzurra che al Comunale viene beffata nei minuti di recupero da una rete di Muratore del Cinquefrondi. La squadra di Sapioli e Dromì aveva condotto una buona gara rispondendo prontamente con Marafioti alla rete del vantaggio ospite realizzata da Loiacono. Sembrava ormai conquistato il primo punto dopo undici giornate di digiuno quando, al primo minuto di recupero, giungeva la rete del 2 a 1 che gelava le speranze della squadra del Metramo.
Domenica 22 Marzo, ore 15.00, difficile trasferta a Stignano contro la terza in classifica. La gara di recupero contro l'Allarese fuori casa è stata invece rinviata a Mercoledì 25 Marzo.

Sembra essersi intanto sbloccata, dopo un lungo sonno, la squadra femminile di calcio a 5 che ha disputato una buona gara tra le mura amiche contro la terza in classifica Evelita. Il risultato è stato di 1 a 1 e decisivo, ai fini del pareggio e del punto ottenuto, è stato certamente l'episodio del rigore parato da Giusy Verduci, portiere del Galatro. Il prossimo difficile appuntamento per le ragazze è fuori casa, a Motta S. Giovanni, Domenica 22 Marzo, ore 18.00, contro la capolista Futura.

Nella foto: Giusy Verduci, portiere della squadra femminile di calcio a 5 del Galatro.


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(23.3.15) GALATRO DISINTEGRATO A STIGNANO; IMPRESA DELLE DONNE CONTRO LA CAPOLISTA - La squadra azzurra continua la serie negativa con l'arrivo della tredicesima sconfitta consecutiva a Stignano contro la terza in classifica (ora seconda).
La compagine di Sapioli ha retto bene l'urto dei padroni di casa fino al quarto d'ora della ripresa, rimanendo in partita. Solo una rete, arrivata alla mezzora del primo tempo, teneva gli jonici sul minimo vantaggio. A partire dal 14' della ripresa, nel giro di sette minuti, si susseguivano però tre segnature dello Stignano che chiudevano la gara. Il Galatro accorciava con Rosano ma pochi minuti dopo, a un quarto d'ora dalla fine, arrivava l'ultima segnatura dei padroni di casa che fissava il risultato sul 5 a 1 definitivo.
La squadra del Metramo è ora attesa da due trasferte consecutive: Mercoledì 25 Marzo si recupera la partita contro l'Allarese e Sabato 28 Marzo, ore 15.00, si va a trovare la terza in classifica Napitia.

Nel frattempo la squadra femminile di calcio a 5, ora rafforzatasi, dopo l'ottimo pareggio contro la terza in classifica della settimana scorsa, ha compiuto una vera impresa in campo esterno contro la capolista Futura, riuscendo a bloccarla sullo zero a zero.
Finalmente per la squadra di Franco e Ruggieri, dopo un lungo periodo di digiuno, cominciano ad arrivare risultati da considerarsi di prestigio, anche se tutti gli appassionati attendono da tempo la prima vittoria che ci si augura giunga al prossimo appuntamento in casa presso il campo di calcetto, Domenica 29 Marzo, ore 15.00, contro la Soccer Lab.


Le ragazze della squadra femminile di calcio a 5 del Galatro.


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(31.3.15) ALTRE DUE SCONFITTE PER IL GALATRO, E LE DONNE RESTANO INCAPACI DI VINCERE - Il Galatro continua nella sua serie infinita di sconfitte consecutive. In questa settimana ne sono arrivate altre due, la quattordicesima e la quindicesima, entrambe in campo esterno: la prima mercoledì 25 marzo nella partita di recupero contro l'ultima in classifica Allarese (0-2) e la seconda sabato 28 marzo contro la terza in classifica (ora diventata seconda) Napitia (0-5).
Non si capiscono i motivi di questo tracollo che, dopo un buon inizio di campionato, dura ormai da quattro mesi. L'ultimo risultato utile risale infatti alla
gara esterna contro il Cinquefrondi. I tempi e le possibilità per tentare di risalire la china, evitando almeno di finire scavalcati dall'ultima in classifica Allarese portatasi ad un solo punto dal Galatro, penultimo, sono molto ristretti. Problematici anche i play out, visto il distacco superiore ai dieci punti rispetto alla terzultima Mileto. La speranza è che venga retrocessa una sola squadra e che gli azzurri mantengano la penultima posizione; oppure che, se ci saranno play out contro l'Allarese, si riesca a spuntarla in qualche modo.
Prossimo incontro Sabato 11 Aprile, ore 16.00, al Comunale contro lo Sporting Club di Maierato.

Intanto la squadra femminile di calcio a 5 spreca l'occasione di ottenere finalmente la prima vittoria della stagione nel match interno contro la quartultima in classifica Soccer Lab. Le ragazze, pur reduci da un'ottima prova fuori casa contro la capolista Futura che faceva pensare ad altri traguardi, continuano a dimostrarsi allergiche al successo non andando oltre uno sterile zero a zero contro la formazione reggina.
Rimangono comunque ancora tre partite da disputare: contro Condofurese e Dilettantistica Mirabella, che sono squadre di testa, e contro la Virtus Gioia che è il fanalino di coda. Si spera che almeno in una di queste partite arrivi finalmente un successo, visto che la posizione di penultimi in classifica ormai non sarà facile abbandonarla.
Prossimo incontro Domenica 12 Aprile, ore 17.15, a Bova Marina contro la Condofurese.

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(6.4.15) RICORDI DI UN RAGAZZO PORTIERE (Alfredo Distilo) - In occasione del 50° anniversario della fondazione della prima squadra ufficiale di calcio a Galatro, avvenuta nel 1965, mi é stato chiesto, in qualità di giocatore di quella compagine, di raccontare qualche episodio particolare, relativo al periodo in cui feci parte della squadra, da inserire nel libro che sarà pubblicato per festeggiare l’evento.
Quando me l’hanno detto, ho pensato che, non avendo alcuna cultura umanistica, avendo frequentato l’istituto tecnico per geometri (e non il liceo), non sarei stato capace di descrivere dettagliatamente l’episodio che ritenevo fosse degno di essere riportato. Per cui, ho proposto agli autori del libro, che fosse uno di loro a raccontare in modo dettagliato, l’episodio che gli avrei raccontato a voce.
Poiché si sono rifiutati, dicendo che solo io che l’avevo vissuto potevo descriverlo nei minimi particolari, dopo mille titubanze, mi sono messo al computer e ho incominciato a scrivere, pensando che me la sarei cavata con qualche paginetta.
Invece, una volta che mi sono immerso nel periodo della fanciullezza, perché iniziammo a giocare che eravamo tutti dei fanciulli, mi sono venuti in mente tanti di quei ricordi, che credevo fossero completamente spariti dalla mia mente. Non solo come giocatore, ma anche e soprattutto, come vissi da ragazzo normale quel periodo, insieme ai miei compagni di giochi.
Oltre alla parte relativa ai ricordi legati al calcio, nei quali trapela chiaramente anche la mia fede milanista, ho cercato di descrivere, molto modestamente, anche il contesto socio-economico, sportivo e musicale a livello nazionale, in cui vivemmo quegli indimenticabili anni 60 e 70. Ho accennato agli amori sbocciati tra i giovani calciatori e le adolescenti del paese, del modo di corteggiare e delle feste organizzate rigorosamente tra ragazzi (alle ragazze era proibito parteciparvi).
Ho ritenuto utile per i giovani, ricordare anche alcuni importanti eventi calamitosi verificatisi in Italia in quel periodo, ed un evento straordinario come l’arrivo dell’uomo sulla luna. Inoltre, ho raccontato in modo sommario di altri sport, oltre al calcio, che all’epoca appassionavano gli italiani e che oggi, probabilmente per mancanza di grandi campioni nazionali, non sono più seguiti o sono seguiti poco.
Ringrazio sin d’ora, chi vorrà perdere un paio d’ore del suo tempo per leggere quello che ho scritto (che non oso definire libro) e che, comunque, non sostituisce il libro sulla storia della S.S. Galatro, curato da Umberto Di Stilo e Franco Galluzzo, che sarà pubblicato in agosto con la presentazione ufficiale, durante i festeggiamenti per ricordare il cinquantesimo anniversario della fondazione della squadra di calcio a Galatro.
Il mio volumetto, intitolato “Ricordi di un ragazzo portiere”, consta di 115 pagine comprese le foto, riprodotte e restaurate con maestria, per quanto possibile, dalla nostra fotografa Diana Manduci, con studio in Galatro.
Il volume non ha prezzo di copertina, ma sarà richiesta soltanto un’offerta e il ricavato sarà devoluto in beneficenza, esclusivamente per acquisto di generi alimentari per le famiglie indigenti di Galatro.
Ringrazio: mio cugino Umberto per l’impaginazione, Maurizio Agostino per la collaborazione grafica, mio genero Franco Tomasi per la prefazione e Diana Manduci per la riproduzione delle foto.

Galatro 3 aprile 2015



La copertina del libro di Alfredo Distilo sui ricordi di vita calcistica

Nella foto in alto: Alfredo Distilo oggi.


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(14.4.15) IL GALATRO PERDE ANCORA, MENTRE CONTINUA LA "PAREGGITE" DELLE DONNE - Il Galatro continua nella sua serie infinita di sconfitte consecutive. Siamo arrivati alla sedicesima. Stavolta a profittare è stato lo Sporting Club del Corso di Maierato che si è imposto nettamente al Comunale per 5 a 2. Non c'è niente da aggiungere se non che Sabato 18 Aprile, ore 16.00, gli azzurri vanno ad affrontare fuori casa lo Hierax.

Le donne del calcio a 5 continuano intanto a pareggiare: 1 a 1 fuori casa contro la Condofurese. Domenica 19 Aprile, ore 15.00, affronteranno in casa, presso il campo di calcetto, la capolista Dilettantistica Mirabella. Una vittoria, la prima della stagione, sarebbe di certo un risultato di grande prestigio, prima dell'ultimo match del campionato, fuori casa a Gioia Tauro contro l'ultima in classifica Virtus Gioia.


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(20.4.15) IL GALATRO TRACOLLA ANCORA; E LE RAGAZZE SI FANNO BATTERE DALLA CAPOLISTA - Ancora una netta sconfitta per gli azzurri che tracollano sul campo dello Hierax con un punteggio tennistico: 6 - 1. E' la diciassettesima consecutiva. Restano ormai solo due partite alla conclusione e le prospettive non sono certo rosee. Domenica 26 Aprile, ore 16.00, arriva al Comunale il Grotteria.

Ci si aspettava invece qualcosa in più dalla squadra femminile di calcio a 5 che affrontava sul proprio terreno la capolista Dilettantistica Mirabella. Gli ultimi positivi risultati, tra cui il pareggio esterno contro la ex capolista Futura, facevano sperare in una possibile vittoria o almeno in un pareggio. Il miglioramento dei meccanismi difensivi evidenziato nel girone di ritorno non è risultato però sufficiente. Le ragazze segnano pochissimo, sono la squadra meno prolifica del campionato con sole 11 reti all'attivo, e così sono finite battute per 3 a 1 dalle più esperte ospiti. Le galatresi sono passate solo nel finale su calcio di rigore.
Nell'ultima partita rimasta da giocare, la compagine di Franco e Ruggieri ha l'ultima occasione utile per cercare di ottenere la prima vittoria della stagione: in trasferta a Gioia Tauro, Sabato 2 Maggio, ore 18.00, contro il fanalino di coda Virtus Gioia. Il penultimo posto finale in classifica è però ormai matematico.

Nelle tabelle che seguono i risultati dettagliati della squadra di Calcio a 5 femminile e la relativa classifica:

Risultati squadra femminile
Polisp. S. Nicola Gallina-Galatro7-02-0
Galatro-Polisp. S.M. della Candelora1-10-3
Evelita-Galatro5-11-1
Galatro-Futura1-20-0
Soccer Lab-Galatro0-00-0
Galatro-Condofurese2-31-1
Dilettantistica Mirabella-Galatro6-13-1
Galatro-Virtus Gioia2-2 


Classifica squadra femminile
Dilett. Mirabella40
Futura35
Evelita29
Condofurese20
Polisp. S.M. Candelora20
Soccer Lab15
Polisp. S. Nicola Gallina13
Galatro7
Virtus Gioia2

Nella foto: una formazione di qualche tempo fa della capolista Dilettantistica Mirabella.


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(24.4.15) LA TRASFERTA DEL GALATRO A BOVALINO NEI RICORDI DI UN BAMBINO (Domenico Distilo) - Correva l’anno 1967. Anzi, l’anno non correva ancora: era appena iniziato. Tre mesi dopo (15 aprile) sarebbe morto Totò. Nello stesso mese di aprile i colonnelli avrebbero preso il potere in Grecia. In dicembre il chirurgo Barnard avrebbe eseguito a Città del Capo, in Sudafrica, il primo trapianto di cuore. Il primo giugno, ultimo turno di campionato, l’Inter avrebbe perso lo scudetto a Mantova con la papera di Sarti (per me sarà l’occasione, che non mi faccio certo scappare, per la prima sfilata da tifoso bianconero, a piedi per le strade del paese in un imbandierato corteo guidato da Peppe Cannatà, Eduardo Lamanna, Peppe Scoleri e chissà chi altro).
Questi eventi sarebbero però accaduti dopo, nell’arco dell’anno. Del quale, dicevo, siamo appena agli inizi – è la seconda o la terza settimana di Gennaio - quando a Galatro si pensa a nient’altro che a organizzare la trasferta della squadra di calcio a Bovalino, sul campo della capolista. Alla trasferta non pensano soltanto i dirigenti del Galatro (mio papà, l’ingegner Sollazzo e il dottor Ugo Ferrari, rispettivamente segretario, vicepresidente e commissario). Tutto il paese ci pensa.
E’ una cosa inaudita, fino a pochi mesi prima assolutamente inimmaginabile. Gli azzurri stanno disputando, sotto la guida del trainer polistenese Peppe Giancotta, il primo campionato di Seconda Categoria. L’anno prima c’era stato l’esordio nel calcio ufficiale, con la partecipazione al torneo riservato agli juniores. I risultati sono straordinari. Vincendo in casa (sul campo di Cinquefrondi) quasi sempre e pareggiando spesso fuori – con qualche inevitabile sconfitta - siamo terzi in classifica, dietro la Bovalinese, appunto, e la Taurianovese. Squadre per budget e organizzazione fuori portata. Ma i nostri tengono botta, ci fanno sognare, al punto che qualcuno comincia a pensare al campionato di Prima categoria da disputare l’anno prossimo. Intanto però bisogna andare sulla Ionica, ad “Arretu Marina” come dicono gli anziani, pure loro catturati nella generale e finora mai sperimentata incandescenza calcistica.
La dirigenza della S. S. Galatro si riunisce di solito la sera nello studio di papà, al piano superiore della casa (di proprietà del giudice Siciliani) che dà su piazza Matteotti, dove abitiamo in affitto in attesa di trasferirci, tra qualche mese, nella nuova abitazione in costruzione in via Angelo Lamari. Nello studio vengono custoditi i due (unici) palloni con i quali il Galatro si allena e gioca le partite ufficiali. Ci sono sulla scrivania dei faldoni con le carte della Società Sportiva. Tra le carte ricordo benissimo i cartellini in verde con le foto formato tessera dei giocatori. Sono presente agli incontri nei quali si prendono le decisioni, diciamo così, operative. La trasferta a Bovalino è un problema non dappoco. Bisogna scegliere come arrivarci, con quali mezzi e seguendo quale percorso. Il pullman è un’ipotesi, ma se la memoria non mi tradisce viene scartata. In paese ci sono persone che lavorano col noleggio di rimessa: don Nicolino Lamanna, Nino “U Prefettu”, Italo Corso. Vengono allertati ma è chiaro che non basterà noleggiare due o tre macchine. E’ fuori discussione che ci saranno quelle dei dirigenti. E altre macchine di sostenitori.
Si spera che il tempo sia clemente: l’attraversamento dello Zomaro, o della Limina, non è uno scherzo. Se piovesse, o peggio se nevicasse, le cose si complicherebbero alquanto. Papà mi dice brusco che rimarrò a casa. La trasferta è delicata, il viaggio rischioso e non è cosa per bambini. Invece quella fatidica mattina di domenica mi sveglio presto. In pochi minuti sono pronto per la partenza. Papà si arrende al fatto compiuto. Usciamo di casa e siamo subito in piazza. Sono avvolto in un cappottino grigio e ho una sciarpa bianca al collo. Il cielo è cinereo: minaccia neve, altro che pioggia! La mamma è al balcone, a profondersi in raccomandazioni. Ad un tratto accanto a lei c’è Massimo, mio fratello. E’ in pigiama e piange a dirotto. Vorrebbe essere della comitiva, ma è troppo piccolo. Se continuasse a piangere rischierei, per quieto vivere, di essere lasciato a casa. Invece succedono cose che distraggono papà: c’è gente che arriva a piedi e cerca posti; altri sopraggiungono in auto. La Giulia bianca del dottor Cordiani, carica di passeggeri, fa una sosta alcuni minuti prima di ripartire. Il tempo di un fitto conciliabolo con papà e con non so chi altro.
Arrivano i giocatori: Alfredo, Michele, Franco, Nino, Rocco d’Elena, Peppinuzzu. Mancano all’appello Carmelino Di Matteo e Luigi Sollazzo. Eduardo Lamanna viene incaricato di cercarli. I giocatori portano tutti in spalla o a tracolla uno zaino di stoffa a forma di sacco. Uno di loro, mio cugino Rocco Distilo, mi passa accanto: “Cu cui jocamu oji?”. E’ovvio che non mi sta chiedendo dell’avversario del Galatro.
C’è una gran confusione, non si capisce perché non si parte. Sulla Fiat 600 bicolore bianca e blu prendiamo finalmente posto in cinque. Papà alla guida, l’ingegnere Sollazzo sul sedile accanto, io in mezzo ad altri due, adulti, sul sedile posteriore. Chi sono? Boh, non lo ricordo. Strano però che non ci sia Pasquale Siciliano, che viene sempre in macchina con noi alle partite ed è uno di quelli che, quando giochiamo in casa (si fa per dire), aiuta a “squadrare” il campo.
L’ingegnere Sollazzo ci informa un po’ enfatico: “Giancotta nd’aspetta a Polistina!” Finalmente partiamo. Anche se non ho l’orologio, ad occhio e croce direi che non sono ancora le nove. Tutti però dicono che è tardi. Superiamo Polistena. Notiamo sul ciglio della strada una 600 blu in panne. E’ una macchina di Galatro, manco a dirlo: “E’ a Secentu i mastru Guidu!” dice uno degli altri due occupanti il sedile posteriore. “No, è u segretariu Primeranu, vidimu chi succedìu!”. Ci fermiamo per prestare soccorso. Dopo un po’ la macchina riparte. Dentro c’è Gianni Primerano non ancora diventato “Barritta”. Dunque non sono l’unico bambino in viaggio verso Bovalino. La cosa un po’ mi dispiace.
Lungo l’ascesa dello Zomaro acqua grassa. Ben presto si trasforma in neve. La macchina del segretario Primerano si era fermata per prima. Ora però le macchine ferme sono una lunga teoria. Anche la nostra Seicento si ferma. Per farle andare sotto una nevicata diventata copiosa si escogitano espedienti vari. Il più efficace consiste nel far scendere i passeggeri per farli sedere sulla parte esterna della carrozzeria in corrispondenza delle ruote, in modo da evitarne lo slittamento. E’ vero che le difficoltà aguzzano l’ingegno! Così vengono superati i punti critici e si scollina lo Zomaro.
Nella lunghissima discesa la nevicata si attenua fino a scomparire. Ma sono curve su curve. Non si arriva più! E’ previsto l’approdo ad un ristorante, che sia "La stella del Jonio" lo saprò moltissimi anni dopo. Per il momento sono dettagli che non mi riguardano. Finalmente arriviamo ma la tensione si tocca con mano. E’ già tardi. La partita dovrebbe cominciare alle due e mezza. Nessuno pare preoccuparsi del menù. Al ristorante non ci sono i giocatori: dove sono finiti? Non ci sediamo neppure. Mangiamo qualcosa in piedi (ma è strano che si entri in un ristorante per mangiare qualcosa in piedi: chissà cosa sfugge al mio ricordo) ma da questo momento tutto per me diventa surreale. Sento che l’atmosfera è diversa dalle altre partite. C’è il sole ma fa freddo. Poi anche il cielo s’incupisce. Via verso il campo.
Da quello che capisco siamo in ritardo. La partita la vivo in apnea. Infatti di quello che succede in campo non ricorderò nulla. Solo fantasmi che si muovono intirizziti. Del primo tempo, nel quale teniamo testa agli avversari, saprò da grande. Così come dei tre gol beccati nella ripresa. Perdiamo, questo lo capisco benissimo, e ripartiamo in fretta. E’ già buio pesto e c’è una novità per nulla piacevole: la strada dello Zomaro è chiusa, ovviamente causa neve. Bisognerà fare il giro lungo, salire verso Catanzaro e ridiscendere. Mi addormento in macchina. Mi sveglio la mattina dopo, lunedì, nel mio lettino.
L’avventura a Bovalino si è conclusa con una sonora sconfitta, tre a zero, ma il campionato del Galatro continua. Mancano ancora due o tre giornate alla fine del girone d’andata...

Questo intervento è un'anteprima di quello che sarà inserito nel
volume, curato da Franco Galluzzo e Umberto Di Stilo, che uscirà in estate in occasione della celebrazione del cinquantenario della fondazione della Società Sportiva Galatro (1965-2015).

Nelle foto, dall'alto: Domenico Distilo da bambino; momento di una partita del Galatro a Bovalino negli anni '60.

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