(29.9.08) A RILENTO I LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEI FIUMI - I fiumi e, in generale, le acque, sono, da sempre, l’elemento che connota il nostro paese. Nei secoli l’economia ha tratto alimento dalle acque – basti pensare ai conciatori di pelli, presenti già nel Medioevo - e alle acque si affidano, oggi, le speranze non ancora sopite di farne il polo turistico per lo sviluppo dell’intero comprensorio.
Purtroppo il paese non riesce, per l’incidenza di cause molteplici, a esplicare le sue notevoli potenzialità, a far decollare le terme e a riportare le due fiumare che ne solcano il territorio – il Metramo e il Fermano: il secondo è un affluente del primo che, a sua volta, finisce nel Mesima una corsa che inizia ai 1276 metri del monte Crocco, nelle Serre - alla qualità antica, tanto estetica quanto geomorfologica e chimica.
Da mesi, essendoci un progetto della Comunità montana già appaltato, si attende che vengano proseguiti e completati i lavori di recupero e messa in sicurezza dei fiumi. Per ragioni finora non chiare, però, tutto procede a rilento e la data fatidica della consegna slitta sempre più in avanti, in un futuro che rischia di diventare remoto.
L’incombere della stagione invernale è motivo di apprensione. Nella memoria storica del paese sono ben vive le immagini delle passate esondazioni, in particolare di quella verificatasi nei primissimi giorni del 1973, che ha minacciato seriamente il centro abitato e provocato, in prossimità degli argini, la distruzione di alcune coltivazioni e di alloggiamenti di bestiame.
Non si tratta di suggestioni. L’Amministrazione comunale ha fatto fare ai suoi tecnici una accurata valutazione dello stato di rischio e si accinge a intraprendere tutte le azioni per tutelare il Comune nell’eventualità di danni che, in presenza di eventi atmosferici sfavorevoli, potrebbero essere imputabili all’ingiustificabile ritardo nell’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza dei fiumi.
Di fronte a ipotesi di rischio concrete, sarebbe davvero il caso di rimuovere di forza gli ostacoli burocratici e soprassedere agli eventuali contenziosi in atto o in predicato di essere posti in essere. Il contrario sarebbe delittuoso.