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Maggio-Giugno

2.5.20 - Pauroso incendio con gravi danni nel rione Pecorello

25.5.20 - Situazione delle strade: non c'è limite al peggio

2.6.20 - Studenti a Cosenza contro la didattica a distanza

2.6.20 - La scomparsa di Stellina Franzè in un tragico incidente

10.6.20 - Interrogazione alla Regione sulla diga su sollecito del PD

Gaspare Sapioli

13.6.20 - Morta la signora Elena Pelaia vedova Callà

18.6.20 - Il Sindaco sollecita la Presidente della Regione per i lavori urgenti alla diga

Carmelo Panetta





(2.5.20) PAUROSO INCENDIO CON GRAVI DANNI NEL RIONE PECORELLO - Un incendio di significative dimensioni si è sviluppato nella serata di mercoledì 29 aprile, distruggendo la mansarda e danneggiando gravemente il piano a questa sottostante dell'abitazione della signora Caterina Annetta vedova Ruggeri, la cui incolumità è stata a serio rischio.

Fortunatamente la signora Ruggeri non era ancora andata a letto, per cui si è potuta accorgere delle fiamme e dare l'allarme. Il tempestivo intervento delle squadre dei vigili del fuoco di Polistena e Palmi ha consentito di circoscrivere e domare l'incendio, impedendo che si estendesse alle abitazioni attigue ma il bilancio dei danni è comunque rilevante.

Oltre al tetto e a un soppalco, sono infatti andati distrutti mobili, suppellittili e libri universitari dei nipoti della signora, Domenico e Cristian Trimboli, figli di Fortunato, già assessore del Comune, e Carmelina Ruggeri, che abitano la parte inferiore dell'abitazione che dà su via Regina Margherita, mentre la parte della casa abitata dalla signora Ruggeri dà su via Trieste.

Quanto alle cause, è probabile che siano da imputare alla non perfetta manutenzione della canna fumaria, come in tanti altri casi simili accaduti a Galatro nel passato recente e meno recente.






Nelle foto: un momento dell'incendio e i danni al tetto e alla mansarda.


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(25.5.20) SITUAZIONE DELLE STRADE: NON C'E' LIMITE AL PEGGIO - Negli ultimi giorni si è sviluppato sui social un dibattito sulla situazione delle strade che collegano Galatro coi paesi vicini. La conclusione è che ormai non c'è limite al peggio. Mentre fino ad alcuni anni fa esisteva un minimo di imbarazzo e di vergogna nei responsabili degli enti preposti che, in qualche modo, mettevano una toppa sia pur con gravi ritardi e poca voglia, adesso siamo arrivati alla totale noncuranza, nel completo disinteresse delle istituzioni locali che dovrebbero intervenire o quanto meno prendere delle iniziative forti per far sì che chi debba svolgere il suo compito (la manutenzione delle strade) lo faccia.

Anche nella vicina provincia di Vibo Valentia, bollata ormai come l'ultima d'Italia in tutte le statistiche, la situazione viaria è migliore rispetto a quanto vediamo (e sentiamo sugli ammortizzatori delle nostre auto e sui copertoni delle nostre bici, vero Alfredo!) nelle strade che circondano il nostro borgo.

Nell'assenza delle istituzioni locali, sono state prese iniziative da parte di singoli cittadini che hanno denunciato agli enti responsabili lo stato di degrado assoluto in cui versano le nostre strade. I pericoli sono dietro ogni curva: buche senza fine, assenza di segnaletica verticale e orizzontale, sagoma deformata, erbacce che invadono la carreggiata, acqua che si accumula in tutti gli anfratti appena ne scendono due gocce, terreno che cede, frane e chi più ne ha più ne metta. Insomma strade da terzo o quarto mondo che ci fanno pensare di non essere più cittadini di uno Stato di diritto in una nazione civile.

Non c'è modo ormai di porre fine ad una vergogna che dura da tanto tempo. Forse solo una protesta organizzata che parta dai cittadini i quali, se davvero stanchi della situazione, scendano in piazza a protestare potrebbe avere qualche risultato.

Sperando che questo nostro articolo faccia prendere coscienza ad ognuno della necessità di fare qualcosa per frenare questo degrado, mettiamo on line alcuni filmati impietosi che ci fanno vedere a che punto siamo arrivati e come, anni fa, eravamo sulla "buona strada" ma poi siamo andati fuori carreggiata.









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(2.6.20) STUDENTI A COSENZA CONTRO LA DIDATTICA A DISTANZA - Alcuni giorni fa si è svolta a Cosenza una rilevante manifestazione organizzata da un'associazione di studenti, il Fronte Cosenza in collaborazione col presidente della consulta provinciale degli studenti e con l'adesione della FLC-CGIL e dei Cobas telecomunicazioni. La protesta riguarda la didattica a distanza alla quale uno studente su due si ritiene non abbia potuto aver accesso.

«Fra poche settimane - si legge nel comunicato stampa dei manifestanti - anche gli studenti cosentini si troveranno catapultati nella maturità, ma in una condizione ancora più drammatica rispetto lo scorso anno: 1 studente su 2 non ha potuto avere accesso alle videolezioni, il Governo ha lasciato le scuole pubbliche a sé stesse e ora il Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha deciso che gli studenti reputati "carenti" potranno persino essere bocciati.

«La Regione Calabria e il nuovo Presidente, Jole Santelli, hanno promesso tablet per gli studenti in difficoltà, ma questi arriveranno solo a settembre e non saranno sufficienti per tutti! Per questa ragione gli studenti di Cosenza e provincia il 28 maggio si sono ritrovati a Piazza XI Settembre denunciando l'assenza di misure concrete per la didattica a distanza che hanno lasciato indietro i figli di lavoratori; le lezioni online sono un flop per questo nessuno dev'essere bocciato.

«Rivendichiamo un piano straordinario per garantire la riapertura delle scuole pubbliche in sicurezza, un incremento del personale docente e maggiori fondi per l’edilizia scolastica. Mentre le scuole cosentine cadono a pezzi e le aule sono sempre più affollate (con il rischio di non vedere rispettate il prossimo anno le norme di distanziamento sociale), il governo ha stanziato 150 milioni di euro a favore delle scuole private che devono essere immediatamente stornati a favore delle scuole pubbliche.

«I promotori della mobilitazione sono stati il Fronte della Gioventù Comunista e il Presidente della Consulta Provinciale degli studenti, Eugenio De Fazio, che hanno raccolto e rilanciato le rivendicazioni del mondo della scuola. Hanno aderito alle manifestazioni anche studenti universitari in mobilitazione per il rimborso delle quote degli studentati e delle tasse universitarie, la FLC-CGIL e i Cobas Telecomunicazioni. In piazza sono state mantenute le distanze di sicurezza di almeno un metro tra i partecipanti con le adeguate protezioni.»











Nelle foto: alcuni momenti della manifestazione.


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(2.6.20) LA SCOMPARSA DI STELLINA FRANZE' IN UN TRAGICO INCIDENTE - A seguito di un incidente occorso mentre eseguiva dei lavori in un terreno di sua proprietà è morta la signora Stellina Franzé vedova Fata, che tutti ricordiamo quale assidua frequentatrice, assieme alla figlia Pina, delle funzioni nella chiesa della Madonna della Montagna.

Trattandosi di una persona da tutti conosciuta, generali sono il cordoglio e la commozione. Della signora Fata si ricorderanno a lungo l'umile religiosità e la cordialità e gentilezza che profondeva a chiunque incontrasse.

I funerali avranno luogo alle ore 16,30 del 2 giugno presso la chiesa della Madonna della Montagna.

Ai familiari le condoglianze da parte della nostra redazione.

Nella foto: la signora Stellina Franzè.


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(10.6.20) INTERROGAZIONE ALLA REGIONE SULLA DIGA SU SOLLECITO DEL PD - Il segretario del locale circolo del Partito Democratico, Gaspare Sapioli, ci invia un documento nel quale viene evidenziato come, su sollecitazione del partito, il consigliere regionale Nicola Irto abbia presentato un'interrogazione alla Regione nella quale viene posta con urgenza la necessità di portare finalmente a compimento le opere necessarie per il completamento dei lavori alla diga sul fiume Métramo.

Riportiamo in basso il documento integrale:



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documento originale (PDF) 93 KB

Nella foto in alto: Gaspare Sapioli, segretario PD di Galatro.

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(13.6.20) MORTA LA SIGNORA ELENA PELAIA VEDOVA CALLA' - Ha suscitato commozione e cordoglio la morte della signora Elena Pelaia, da tutti conosciuta come la signora Callà per essere stata la moglie del prof. Rocco Callà, sindaco di Galatro nei mitici anni Cinquanta.

Arrivata a Galatro proprio in quel decennio da Vibo Valentia in seguito al matrimonio, ha interpretato il proprio ruolo accanto al marito, sindaco ed esponente di primo piano del partito socialista (nonché, egli pure, insegnante elementare), all'insegna della più assoluta discrezione, dando il meglio di sé, oltreché nella cura e nell'accudimento della famiglia, nella professione di insegnante presso la nostra scuola elementare, istruendo ed educando parecchie generazioni di bambini, che la ricordano con affetto.

Come maestra elementare, del resto, era figlia d'arte, essendo stato il padre, il maestro Pelaia, uno dei più apprezzati educatori nella provincia vibonese. I funerali saranno celebrati nella giornata di sabato 13 giugno alle ore 16 nella chiesa di San Nicola.

Ai familiari le condoglianze della nostra testata.

Nella foto: la signora Callà.

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(18.6.20) IL SINDACO SOLLECITA LA PRESIDENTE DELLA REGIONE PER I LAVORI URGENTI ALLA DIGA (Carmelo Panetta) - Carmelo Panetta ci trasmette un documento nel quale pone alla presidente della giunta regionale Jole Santelli il problema del completamento urgente dei lavori alla diga sul fiume Métramo. L'argomento è venuto a galla negli ultimi tempi anche per alcuni articoli apparsi sul nostro giornale e grazie ad un'interrogazione presentata da un consigliere regionale su sollecito del locale circolo del Partito Democratico.

Riportiamo in basso il documento integrale del Sindaco:





Scarica il documento originale (PDF) 173 KB

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10.06.2020 - Interrogazione alla Regione sulla diga su sollecito del PD
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19.05.2019 - Diga sul Metramo: lavori urgenti
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Scorcio dell'invaso della diga sul Métramo


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